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CIAO MASSIMO...

04/06/2012

CIAO MASSIMO...

Oggi ancora più che in altri giorni dell'anno è opportuno ricordare un genio del teatro dell'arte e della comicità napoletana: Massimo Troisi, scomparso il 4 giugno del 1994. Il comico napoletano ha donato all'arte un contributo eccezionale come attore, regista e sceneggiatore mettendo il suo spirito e offrendosi profondamente e sinceramente al pubblico in ogni lavoro, dalle prime esperienze fino all'ultimo film "Il Postino".

Attraverso il suo grande talento, le sue caratteristiche, il mostrarsi apparentemente impacciato, e le sue frasi spezzate ha regalato Napoli non solo ai napoletani, ma al mondo intero. Troisi era un partenopeo autentico ma attraverso la sua arte cercava di rompere lo stereotipo del napoletano come esclusivamente legato alle tradizioni della pizza e del mandolino, ironizzando, sugli elementi tipici che rischiavano di cristallizzare la napoletanità in un quadro che non ne mostrasse tutte le sfaccettature; il comico sapeva affrontare con una sfrontata ironia anche i temi più scuri della città partenopea degli anni settanta e ottanta, sospesa tra passato e futuro, come la disoccupazione o le malattie, ponendo il pubblico in un cabaret nuovo e diverso.

La sua carriera ha vissuto momenti diversi ma convergenti: quelli del teatro, della televisione e del cinema. In ogni forma d'arte il Trosi comico, attore e regista ha saputo infondere sempre la sua la sua poesia; Importanti negli anni sono state le collaborazioni con grandi artisti e amici come Lello Arena Enzo Decaro, Benigni, Arbore e Mastroianni con cui ha saputo sposare la genialità e creare grandi momenti di arte.
Fin dal 1996 il suo paese d'origine lo ricorda attraverso il "Premio Massimo Troisi" dedicato alla comicità nei cortometraggi di giovani artisti.
Di Massimo Trosi resta un grande ricordo della sua spontaneità e genuinità perchè come aveva scritto Benigni nei versi della poesia a lui dedicata "Per lui non vale il detto che è del papa, morto un Troisi non se ne fa un altro".

Fonte: Napoleggiamo (www.napoleggiamo.it)

 

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