E' finita con il più classico dei pareggi la partita che ha aperto ufficialmente gli Europei del 2012.  Tra i padroni di casa della Polonia e la Grecia il risultato finale di 1 a 1 è maturato dopo un match ricco di tensioni, emozioni, ed errori clamorosi, come quello commesso da Karagounis che ha fallito al 71° il penalty del possibile successo, facendosi respingere la debole conclusione dal portiere di riserva polacco, Tyton subentrato dopo l'espulsione di Szczesny autore del fallo per cui l'arbitro aveva decretato la massima punizione.

Il vantaggio polacco, meritatissimo, era giunto al 17°, con un bellissimo colpo di testa di Lewandosky, pescato solo al centro dell'area dopo un'ottima percussione sulla fascia destra di Piszczek, autore di un pregevole cross. Poi una clamorosa ingenuità di Papastathopulos, che si fa ammonire due volte in 9 minuti ed è costretto anzitempo a prendere la via degli spogliatoi, lasciando gli ellenici in 10 uomini. Forse eccessive, in ogni caso, le due ammonizioni, con l'arbitro spagnolo Carballo davvero implacabile.

Nella ripresa viene però fuori, a sopresa, il cuore della Grecia, che trova il pareggio con il neo entrato Salpgidis,  e come detto sfiora il successo pieno sbagliando un calcio di rigore.

La Redazione