Tutti aspettavano la prima grande sorpresa di Euro 2012, ed eccola puntualmente: a Charkiv, la Danimarca batte per 1-0 l’Olanda, una delle favorite dell’intera competizione.

L’inizio dice tutto “orange”, con conclusioni olandesi verso la porta di Andersen (diventato titolare danese dopo l’infortunio di Sorensen). Tuttavia, l’estremo difensore di Morten Olsen se la cava egregiamente contro i tiri di Van Persie e Robben. E quando meno te l’aspetti, al 24’ minuto ecco Krohn-Dehli, l’attaccante della Danimarca che sfrutta un rimpallo tra Simon Poulsen e Van Der Wiel per realizzare l’1-0, con palla che passa tra le gambe di Stekelenburg. Dopo qualche momento di sbandamento, l’Olanda riprende ad attaccare a testa bassa ed ecco il palo di Robben verso la fine del tempo, ma anche l’occasionissima di Van Persie sventata dal solito Andersen.

Nella ripresa, la squadra di Van Marwijk tenta subito di riconquistare il pareggio, con un ispiratissimo Sneijder che però non riesce a bucare la difesa ben registrata da un Agger monumentale. Anzi, l’occasione del 2-0 capita di nuovo a Krohn-Dehli, ma stavolta la fallisce. Ultimi assalti all’arma bianca dell’Olanda, coi subentrati Huntelaar, Van Der Vaart e Kuyt che però affollano solo l’area di rigore senza costrutto. A due minuti dal termine c’è un sospetto mani in area di rigore danese, ma l’arbitro Skomina non rilevava alcuna irregolarità nell’intervento della difesa biancorossa.

Alla fine, la Danimarca porta via i primi 3 punti del gruppo B, sorprendentemente, cosicché inguaia l’Olanda, ora costretta a battere Germania e Portogallo per passare il turno. Ai danesi basterà non perdere nelle ultime due gare per raggiungere i quarti di finale.

Per gli uomini di Olsen, il ricordo dolce è legato al 1992, quando si aggiudicò il campionato europeo, contrariamente ai pronostici. Per l’Olanda, invece bisogna tornare con la mente all’europeo del 1988, quando perse la prima partita, ma alla fine vinse la competizione.

Aggrapparsi alle scaramanzie non costa nulla!

Fonte: Napoleggiamo (www.napoleggiamo.it)