Il Napoli è, da tempo, in ritiro in Val di Sole in quel di Dimaro per prepararsi al meglio in vista della prossima stagione. È sceso in, campo due volte, esordendo contro il Gozzano (4-0) e con il Carpi (5-1): due sfide estive che a distanza di sette giorni, l'una dall'altra, hanno lasciato intravedere migliorie tangibili dal punto di vista tecnico-tattico. Non ci sono, invece, novità di mercato, nonostante tantissime inconsistenti indiscrezioni.

Sul rettangolo di gioco, gli azzurri stanno acquisendo sempre più i dettami del neo tecnico Carlo Ancelotti. I meccanismi (da perfezionare) dell'ex allenatore del Milan sono stati applicati maggiormente dai calciatori partenopei. Hamsik è parso molto più a suo agio, al centro della mediana, contro il Carpi; così come si sono ben distinti Verdi ed Inglese, rispettivamente nel mezzo dell'attacco e sul versante esterno. Bene Callejon ed Insigne: il primo nell'attaccare (come consueto) la profondità ed il secondo a cercarla con assist da "scuola calcio". Nelle cinque reti, rifilate alla compagine biancorossa, si è esaltato Allan: tignoso ed instancabile.

Insomma, il Napoli ha prodotto grande mole di gioco: basato più sulle verticalizzazioni improvvise e meno sulla supremazia territoriale, cercato con un fraseggio corale e continuo. Il tutto potrebbe avvantaggiare ulteriormente il talento del settore avanzato napoletano, a patto che le indicazioni dell'allenatore vengano assimilate completamente.

Il mercato, invece, non sembra viaggiare di pari passo con quanto visto sul rettangolo verde finora: tiene banco la questione "attaccante". Il tutto è avvolto in una coltre di misteri e segreti: le soffiate "parlano" di Benzema e Cavani (con Llorente, Giroud e Rodrigo sullo sfondo), i tifosi chiamano a gran voce il "Matador", mentre De Laurentiis dichiara continuamente che non verrà acquistato nessuno.

C'è tanto da chiarire: l'eventuale ingaggio di uno tra Cavani e Benzema, ad oggi, è pura utopia per i parametri attuali del Napoli. Eppure, l'ingaggio di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus potrebbe dimostrare che le vie del calciomercato sono infinite; ma ci sono anche delle motivazioni tecniche che spingerebbero il francese e l'uruguaiano a non scegliere la Serie A. L'ex Lione ha praticamente dato e vinto tutto con la maglia del Real Madrid e potrebbe optare per una destinazione che gli possa garantire l'ultimo remunerativo contratto della sua carriera; l'ex Palermo e Napoli, di contro, è esploso anche al PSG e potrebbe ancora tentare di vincere la Champions League, a causa della rivoluzione delle "merengues", della fase di transizione del Barcellona e dell'assenza possibile di un organico realmente una spanna sopra chiunque altro.

Intanto, il polivalente Arias (terzino del PSV) sembrerebbe essere sempre più vicino agli azzurri. La cui dirigenza si starebbe muovendo anche per ovviare numericamente all'infortunio di Meret: Bardi ed Ochoa sono un'idea. Non è dato sapere se potranno diventare qualcosa di più. Per ora, le (poche) uniche garanzie le ha regalate il calcio estivo, preludio di una stagione che dovrà essere affrontata su ogni fronte con una rosa quantomeno ampia e ben strutturata.

Alessandro Alberto Di Porzio