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15/06/2012
La valigia...e il viaggio...
Esistono infinite tipologie di valigie, ce ne sono davvero per tutti i gusti, griffate e non, che variano nella forma e nella dimensione, nel colore. Ma ciò che le rende un oggetto di lusso è la lavorazione, il materiale con il quale è composta.
La valigia è l’oggetto simbolo delle partenze e degli arrivi, contenitore di abiti e suppellettili ma, molto spesso, anche di ricordi, amori, promesse, speranze e sogni, che portiamo sempre con noi in quanto facenti parte del nostro corredo personale, quello del metaforico viaggiare della vita.
E così se capita che si ritrovi in una vecchia soffitta della casa dei nonni o in un angolo nascosto e polveroso del garage, scatta l’emozione della sorpresa, la nostalgia dei ricordi, che affiorano leggeri, che ti coinvolgono e ti portano in un’altra dimensione, in spazi lontani, in un viaggio che dura un millesimo di secondo anche se in fondo si è sempre lì.
Una volta erano di cartone, ma il contenuto fondamentalmente è sempre il medesimo, vecchi vestiti, giocattoli, qualche bambola, libri, fotografie e lettere piene di segreti, di cose meravigliose sull’amore e sulla vita, di antiche saggezze che sprigionano forza e coraggio e che ci inteneriscono il cuore. Perché i ricordi familiari sono pur sempre parte di noi, così immateriali eppure così vivi, assolutamente soggettivi ed incancellabili, sale e significato della storia della nostra vita.
Ma la valigia è sinonimo di viaggio...Un viaggio che, almeno con la nostra fantasia, puo' condurci anche a realizzare il giro del mondo..
Letizia Passantino