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18/06/2012
SETTE FILM IN SETTE GIORNI
Guida alla settimana cinematografica in tv dall' 18 al 24 giugno
Con l’Italia pallonara che fa registrare alla Rai record di ascolti agli Europei, ma con l’Italia cinematografica più povera per la scomparsa di Giuseppe Bertolucci, si apre una settimana in cui la prima serata del lunedì resta intoccabile, causa partita della squadra guidata da Prandelli. Il nostro primo suggerimento, infatti, è comodamente relegato all’ora di pranzo: "Camera con vista" (Rai Movie, lunedì 18 giugno – 14,25) di James Ivory. Inizio Novecento: la giovane Lucy approda in Italia, dove le era stata promessa una camera sull’Arno, occupata invece dagli Emerson, che accettano comunque il cambio. Più difficile far accettare alla morale vittoriana la storia d’amore con George. Caratterizzazioni di costume e sfumature psicologiche compongono il solito, calligrafico, piacevolissimo affresco di Ivory.
È una scelta che eliminerà dalla platea virtuale quanti non amano l’horror, ma "Nightmare 5 – Il mito" (Rai Movie, martedì 19 giugno – 23,05) di Stephen Hopkins è probabilmente il migliore della serie su Freddy Krueger creata da Wes Craven. Chi ha vissuto l’età delle "notti horror" in tv con i vari Craven, Carpenter, Raimi, Yuzna e compagni, non può che provare nostalgia per quella new wave d’inizio anni novanta, in cui il titolo di Hopkins, tra l’altro, era tra le punte di diamante: barocco, artato, a tratti sperimentale, darebbe il filo da torcere a tanti film dell’orrore degli anni duemila.
A proposito dell’orrore: il palinsesto cine-televisivo piuttosto povero della prima metà della settimana si riscatta con un titolo a cinque stelle, "Apocalypse now" (Rai 4, mercoledì 20 giugno – 21,10) di Francis Ford Coppola, allucinato viaggio nel Vietnam e nei recessi tenebrosi della coscienza umana. Protagonista Martin Sheen (ma all’inizio doveva essere Keitle) nei panni del capitano Willard, incaricato di stanare in Cambogia il colonnello Kurtz (Marlon Brando), uscito dai ranghi per creare un impero personale e portare avanti la propria guerra privata. Una lavorazione travagliatissima, con problemi di ogni sorta (una rivolta nelle Filippine, dissidi con lo sceneggiatore, infarto del protagonista, crisi matrimoniale del regista), non ha inficiato un lavoro di suggestione assoluta, con Brando sugli scudi nel far baluginare col proprio ammaturato talento il sostrato torbido di un personaggio indimenticabile.
Difficile dimenticare il Charlton Heston de "Il pianeta delle scimmie": ma negli anni settanta l’attore americano interpretò almeno un altro film di fantascienza ben confezionato, "1974: occhi bianchi sul pianeta Terra" (Rai Movie, giovedì 21 giugno – 22,45) di Boris Sagal, prima riuscita trasposizione del romanzo "Io sono leggenda", che di recente abbiamo visto adattato sul grande schermo con Will Smith. Dopo una guerra batteriologica a New York, uno scienziato conduce da solo la propria guerra per la sopravvivenza contro un’umanità ridotta a torme di zombie. Suspense da vendere. Nel romanzo c’erano i vampiri al posto dei morti viventi, ma la versione seventies morde ugualmente.
Una storia d’amore – non tenera, ma sadomaso: è "Lègami!" (La7D, venerdì 22 giugno – 23,00) di Pedro Almodovar, primo film del regista dopo la ribalta internazionale, con due sex symbol spagnoli, Antonio Banderas e Victoria Abril. Dimesso dal manicomio e solo al mondo, Ricky è innamorato di un’attrice di film horror. Niente fiori e cioccolatini, però: la sequestra per convincerla a vivere con lui e mettere su famiglia. Ben interpretato, è opera d’innocua trasgressione e d’un grottesco corrosivo e divertente.
Fa sempre piacere ritrovare in tv "Will Hunting – Genio ribelle" (Rai Movie, sabato 23 giugno – 21,05), di quel genio a corrente alternata di Gus Van Sant. Will (Matt Damon) è un orfano dall’infanzia difficile. Ma nel ragazzo delle pulizie il professor Lambeau scorge un genio, e lo affida alle cure di uno psicologo (Robin Williams). Qualche compromesso di troppo con Hollywood, per un regista capace di ben altre provocazioni: ma larghi tratti del confronto Damon-Williams sono da antologia del duetto.
Cinquant'anni fa esordivano i Beatles con la line-up con cui sono passati alla storia. L’esordio di un regista poi divenuto famoso, Robert Zemeckis, è funzionale al palinsesto per celebrare l’anniversario: "1964 allarme a New York arrivano i Beatles!" (Rai Movie, domenica 24 giugno – 15,20) è l’opera prima dell’autore di "Ritorno al futuro", prodotta, tra l’altro, da un altrettanto giovane Steven Spielberg. Tre ragazze partono dal New Jersey alla volta di New York per il concerto dei Fab Four. Con altri tre ragazzi, incontrati sul posto, cercano d’introdursi nell’albergo della band. Falliscono, tranne la meno interessata. Zemeckis fisiologicamente acerbo, ma l’humour non manca. La parte migliore... come non poteva essere la colonna sonora?
Antonio Maiorino