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24/10/2018
Il sogno del Napoli si spegne nel recupero! A Parigi finisce 2-2 tra amarezza ed orgoglio
Si chiude con l’amaro in bocca la trasferta azzurra al Parco Dei Principi di Parigi. Ma anche con tanto orgoglio. Quello di essere stati raggiunti soltanto all’ultimo respiro e con una giocata fenomenale da una delle squadre più forti d’Europa.
Ad inizio gara Ancelotti ripropone per dieci/undicesimi la formazione vista ad inizio Ottobre con il Liverpool. L’unico cambio è in avanti dove Dries Mertens viene preferito a Milik probabilmente più per caratteristiche fisiche e di gioco piuttosto che per motivi legati alla condizione psico-fisica. In difesa, sull’out di destra, torna Maksimovic per garantire quella copertura difensiva fondamentale nel fronteggiare un attacco come quello del Paris Saint-Germain. I padroni di casa schierano infatti l’undici ideale in cui spiccano i quattro giocatori offensivi: Di Maria, Neymar e Mbappè alle spalle dell’ex Edinson Cavani.
La gara inizia subito su ritmi elevatissimi e dopo un solo minuto di gioco il Paris ha la prima occasione da gol creata alla solita velocità di Kylian Mbappè che salta secco Koulibaly e cerca in area Neymar che però, scontrandosi con Cavani, spara a salve. Gli azzurri provano a rispondere soprattutto con le combinazioni tra i propri attaccanti, Mertens ed Insigne, ma vengono travolti dal pressing del PSG che nei primi minuti è asfissiante. Dopo un inizio a dir poco timido però il Napoli prova a proporre con convinzione il proprio gioco. Diretta conseguenza ne è la prima grandissima occasione per gli azzurri che arriva a metà della prima frazione quando, su un perfetto cross di Mario Rui, Dries Mertens colpisce in pieno la traversa della porta di Areola facendo tremare l’intero impianto parigino, ma strozzando in gola l’urlo dei tanti tifosi partenopei giunti nella capitale francese. E’ il preludio di quanto accade pochi minuti più tardi quando Lorenzo Insigne, su un suggerimento perfetto di Callejon, supera il portiere avversario con un perfetto pallonetto. I transalpini provano a rispondere con l’enorme qualità dei propri terminali offensivi ma sono gli azzurri, in contropiede, ad avere le migliori occasioni sul finale di frazione sempre con Insigne.
Nella ripresa Tuchel inserisce Kehrer, arrivato in estate dallo Shalke 04, al posto di Bernat apparso non al meglio nei primi quarantacinque minuti. Anche Ancelotti è costretto ad effettuare la prima sostituzione già al cinquantesimo quando Lorenzo Insigne, a causa del riacutizzarsi di un fastidio muscolare, è costretto a lasciare il campo a Piotr Zielinski che si ritrova in un’inedita posizione di seconda punta. Il gol del pareggio per il PSG arriva nel modo più rocambolesco per gli uomini di Carlo Ancelotti: si tratta infatti di un autogol di Mario Rui che, nel tentativo di deviare un pericoloso cross di Meunier, beffa un incolpevole Ospina.
Il gol esalta notevolmente la squadra ed i tifosi che provano a spingere i propri beniamini verso il successo. Il tecnicoTuchel prova anche la carta Draxler per uno spento Cavani, ma è ancora il Napoli a trovare la rete, stavolta con Mertens che al minuto settantasette è il più lesto a raccogliere un tiro di Fabian Ruiz deviato dalla difesa e rimasto in area. E’ l’apoteosi per gli azzurri che si avviano verso una vittoria tanto splendida quanto meritata. Nei minuti di recupero arriva però la beffa per i tifosi partenopei: Angel Di Maria si trova solo al limite dell’area e scaglia alle spalle di Ospina un mancino potente e preciso che non lascia scampo al portiere partenopeo. La rete del Paris riaccende le speranze di qualificazione per i transalpini e consegna al Napoli quel pizzico di amarezza che, però, dovrà trasformarsi già nei prossimi giorni in orgoglio per aver a tratti dominato una gara con una delle formazioni più forti d’Europa.
Andrea Schettino