Si è da poco concluso l’evento culturale ”Al3mura 2012, in memoria di un dinosauro“ ad Altamura in Puglia, paese dalla storia antichissima e ricco di giacimenti paleontologici.

Nel programma, fra le numerose iniziative degne di particolare interesse scientifico, ci sono state l’inaugurazione della mostra “Il ritorno dei dinosauri” e la celebrazione della “Cava dei dinosauri”. Già noto agli appassionati del genere preistorico e' stato il ritrovamento dell’Uomo di Altamura, ma la Cava sembra essere un ricchissimo sito dal valore inestimabile, un patrimonio unico in Europa.

Le orme sono state rinvenute su una superficie di 12.000 metri quadrati e appartengono ad oltre 200 esemplari di dinosauri, di almeno cinque specie diverse, sia erbivori che carnivori, esistiti durante il periodo del Cretaceo ossia 70 milioni di anni fa. Le loro dimensioni variano dai 5 - 6 cm fino ai 40 - 45 cm, facendo supporre che si tratti di animali alti fino a 10 metri; incredibilmente in molte di esse sono visibili perfino le pieghe della pelle.

Inoltre, dal loro studio è stato possibile risalire ad importanti informazioni sull’apparato locomotorio e sull’andatura di tali enormi e possenti animali; il loro eccezionale stato di conservazione sembra sia dovuto al tipo di terreno calcareo, paludoso e fangoso, imponendole fra le migliori tracce fossili del tempo.

Grazie a questa scoperta è stato possibile risalire all'aspetto paleogeografico della Puglia e più in generale dell’Italia che, contrariamente a quanto finora pensato, a quel tempo sarebbero state terre estese e rigogliose di vegetazione ed il Mediterraneo, un mare con una maggiore superficie emersa.

Letizia Passantino