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28/11/2018
Napoli-Stella Rossa 3-1, dominio partenopeo: Hamsik apre le danze, doppietta di Mertens
Al San Paolo, si disputa il penultimo turno del gruppo di C di Champions League: finisce 3-1 per il Napoli. Ma la qualificazione si deciderà ad Anfield, in virtù della vittoria del PSG sul Liverpool.
Ancelotti si affida al 4-4-2 dei "titolarissimi europei": Ospina prospetto da Maksimovic, Albiol, Koulibaly e Mario Rui. Allan ed Hamsik presiedono la mediana, affiancati da Callejon e Fabian Ruiz. Mertens ed Insigne formano la coppia d'attacco. Gli ospiti rispondono con un 4-2-3-1, in cui spicca Marin sulla trequarti alle spalle Stojiljkovic unica punta.
Gli azzurri iniziano benissimo, con intensità, determinazione e baricentro alto. Stringono alle corde gli avversari, che subiscono il pressing casalingo e la ricerca costante degli spazi di attaccanti ed esterni. Ci sono qualità di gioco e palle-gol: Mertens, di tacco, scalda i guantoni di Borjan al 6'. Hamsik, dopo cinque minuti, sblocca la gara sugli sviluppi di un corner. I biancorossi ci provano al 23esimo, con Simic, ma Ospina si oppone. Quindi, è Koulibaly chiamare il portiere canadese alla grande parata sul suo colpo di testa (28'). Gli uomini di Ancelotti continuano a macinare calcio, arrivando al raddoppio con Mertens al 33esimo e, quindi, negli spogliatoi sul punteggio di 2-0.
La ripresa comincia nel segno dei partenopei: non cambia l'atteggiamento, rispetto alla prima frazione di gioco; la novità in campo è Hysaj al posto dell'infortunato Albiol. Giunge, così, il tris napoletano al 53': Hamsik imbecca il folletto belga con un pregevole lancio lungo, e l'ex PSV insacca dopo un delizioso "stop a seguire" a tu per tu con Borjan. Questo sembra essere il colpo del tracollo per la Stella Rossa, che di contro reagisce e accorcia le distanze con Ben Nabohuane, dopo quattro minuti (assist inventato letteralmente da Marin).
Gli ospiti iniziano a crederci, alzando la pressione nei confronti dei propri rivali. Il Napoli abbassa i ritmi, limitandosi a gestire il pallone. Ancelotti, allora, richiama Insigne in panchina al 77esimo: dentro Zielinski, Fabian Ruiz viene spostato sulla trequarti. L'ultimo cambio viene effettuato all'85': Rog per Callejon. Negli ultimi minuti, entrambe le compagini aspettano solo il fischio finale, che arriva dopo tre minuti di recupero.
Alessandro Alberto Di Porzio