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11/12/2018
Ad Anfield Road il Liverpool vince 1-0. Napoli, addio Champions
Nell’ultima giornata della Champions League 2018-2019, gruppo C, il Napoli è ospite ad Anfield Road contro il Liverpool. Imperativo categorico: non perdere. Ancelotti propone il seguente 11: Ospina in porta; Maksimovic, Koulibaly, Albiol e Mario Rui quartetto difensivo; Hamsik, Allan, Callejon e Fabian a centrocampo; Mertens e Insigne in attacco. Klopp si affida al suo trio d’attacco magico Salah-Mané-Firmino, con un centrocampo muscolare. Arbitra lo sloveno Skomina.
Il Napoli fa possesso palla per evitare di innescare il Liverpool. Al 10’ tra l’altro ha anche l’occasione con Hamsik ma lo slovacco spara alto. Da questo momento in poi, i reds impongono la loro legge. Il Napoli arranca e rischia al 22’, ma Mané segna in fuorigioco su cross di Milner. Inevitabilmente, al 34’ il Liverpool passa. Errore di Hamsik, orrore di Mario Rui su Salah che si libera pure di Koulibaly e batte sotto le gambe un impreparato Ospina. E’ l’1-0 per i reds. La reazione del Napoli non c’è. E’ solo nelle intenzioni, ma mai veramente manifeste. Si va al riposo sull’1-0 per il Liverpool. Malissimo Mario Rui e Hamsik su tutti (per i troppi errori commessi).
Al rientro in campo la formazione non cambia. E nemmeno il gioco. Il Liverpool cerca di chiuderla, ma senza aprirsi troppo. Farraginosa la manovra azzurra. Ancelotti allora toglie Fabian e manda centro Zielinski. Non contento di Mertens (anche mezzo acciaccato per un colpo subito) manda dentro Milik e poi Ghoulam al posto di Mario Rui. Qualcosa migliora in attacco. L’unica vera parata di Alisson la fa alla fine, quando al 90’ Milik si divora l’1-1 sparando di destro addosso al portiere brasiliano. Ma il Liverpool sfiora più volte il 2-0 con Mané, stoppato da super Ospina e da errori di misura. Finisce qui. Il Napoli esce.
Eliminazione più brutta di quella dei 12 punti di cinque anni fa. Il Napoli ha condotto il girone, ma all’ultima giornata, con una sola sconfitta, per un gol di differenza, esce a favore di Liverpool stesso (tre sconfitte in sei gare) e Paris Saint-Germain che due giornate fa era virtualmente fuori. Riavvolgendo il nastro del girone, spiccano lo 0-0 di Belgrado, il 2-2 preso al 93’ a Parigi e il gol preso al San Paolo contro la Stella Rossa di Belgrado. Fa spessore pure quello.
Ora cosa resta? Innanzitutto il campionato, cercando di blindare il secondo posto, poi la Coppa Italia e infine quell’Europa League che De Laurentiis tanto disdegna ma che il Napoli giocherà come una delle favorite. Ma è difficile trovare qualcosa che tiri su di morale. E pure le scusanti valide per l’uscita dalla Champions.
Vincenzo Perrella