Inarrestabile la marcia della Spagna, che anche in questa edizione degli Europei sembra davvero superiore a tutte le altre squadre. Le 'furie rosse', forti del loro gioco fatto di passaggi brevi e veloci, hanno immediatamente irretito la Francia, nonostante le scelte del Ct dei transalpini, Blanc, che aveva provato a schierare una formazione molto abbottonata proprio per impedire a Xavi e Iniesta di orchestrare con troppa libertà la manovra spagnola.
La rete del vantaggio, firmata da Xabi Alonso, è nata da una bella azione sulla sinistra di Jordi Alba, bravissimo tanto nella progressione, quanto nel preciso cross dal fondo, sul quale il centrocampista si è fatto trovare prontissimo ad infilare con un bel colpo di testa il portiere Lloris, assolutamente incolpevole.
Praticamente nulla la reazione dei transalpini. Impalbabile Ribery, mai pericoloso Benzema, inguardabile Malouda. Gioco facile, dunque, per gli uomini di Del Bosque scesi in campo determinati a sfatare un vero e proprio tabù. La Spagna, infatti, non aveva mai battuto la Francia nelle gare ufficiali di Europei e Mondiali, rimediando 5 sconfitte ed un pareggio nei sei incontri precedentemente disputati.
Tardivi i cambi del Ct Blanc, che solo a 25 minuti dal termine ha inserito Nasri e Menez, tenuti inizialmente in panchina, richiamando Malouda e Debuchy. Immediata la contromossa di Del Bosque, che lancia nella mischia Torres, con Fabregas che va a fare anticipatamente la doccia.
Ma la girandola di cambi, che vede poi la Francia sbilanciatissima in avanti con l'ingresso di Giroud in luogo di M'Vila, non modifica assolutamente le forze in campo, con la Spagna che continua a gestire con personalità e grande tecnica il possesso palla e le sorti dell'incontro.
Il raddoppio degli iberici arriva nel finale, con un calco di rigore concesso dall'arbitro Rizzoli per un evidente fallo su Pedro. Dagli undici metri è Xabi Alonso che si occupa di chiudere i conti realizzando la sua personale doppietta con un destro violento che spiazza Lloris.
Prima semifinale in tabellone, dunque, tra Spagna e Portogallo, in quella che possiamo definire la sfida tra il calcio totale delle furie rosse, e l'estro e la potenza di Cristiano Ronaldo.

Donatello Giannetti