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SETTE FILM IN SETTE GIORNI

25/06/2012

SETTE FILM IN SETTE GIORNI

Guida alla settimana cinematografica in tv dall' 25 giugno al 1 luglio

In tanti sognano di fuggire dall’afa, alla volta della frescura di qualche atollo del Pacifico. A mo’ di vademecum per una fuga, apriamo la tornata dei suggerimenti cine-televisivi con "Fuga da Alcatraz" (Iris, lunedì 25 giugno – 21,05), classico prison movie di Don Siegel con protagonista Clint Eastwood. Più che la storia di un’ossessione – il detenuto Morris che pianifica per tre anni la fuga dal carcere – è la vicenda di un malandato titano schiacciato dall’istituzione. Sconfitta, poi, come Pirlo con l’Inghilterra: con un cucchiaio che scava il muro. Asciutto come un documentario, è tratto da una storia vera (già romanzata da J. Campbell Bruce).

A proposito di titani: non sarà esattamente un genere trasversale, ma il bel peplum "Arrivano i Titani" (Rai Movie, martedì 26 giugno – 8,15) di Duccio Tessari va citato per almeno tre ragioni: 1) un martedì povero di buoni film in tv; 2) una sceneggiatura di alto lignaggio: Ennio De Concini (Oscar nel ’63 per "Divorzio all’italiana"); 3) un memorandum estivo sulle caratteristiche del "fisico da spiaggia", a partire dal protagonista Giuliano Gemma. La vicenda mitologica di Cadmo, tiranno cretese autoproclamatosi divino, sfidato dal titano Crios, sguinzagliatogli contro da Giove: con liaison amorosa dell'eroe con la figlia del re (incantevole Jacqueline Sassard).

Quasi a ribattere alla riduzione dei biglietti del cinema al mercoledì, in televisione si è improvvisamente invasi da blockbuster e buoni film in prima serata: dal toccante biopic "A beautiful mind" (Rete 4), al gradevolmente bislacco "Il diario di Bridget Jones" (Canale 5), dal drammatico "Monster’s ball" (Rai 4), alla curiosa produzione franco-messicana "Bandidas" (Rai Movie), un western al femminile con Penelope Cruz e Salma Hayek. Fuggendo queste ed altre tentazioni ("La mummia", Italia 1), optiamo per l’interminabile "Profumo. Storia di un assassino" (Iris, mercoledì 27 giugno – 21,00). Se non altro, perché un finale così insolito, nel bene o nel male, è un’esperienza cinematografica da provare. Da Tom Tykwer, regista del bel "Lola corre".

Non ha niente a che fare col latte il commovente e controllatissimo "Milk" (Rai Movie, giovedì 28 giugno – 21,00) di Gus Van Sant, che si destreggia tra filmati d’epoca e scaltrezze estetiche nel ricostruire la vicenda di Harvey Milk, attivista e politico gay, tra i paladini civili del ventesimo secolo. San Francisco è più di uno sfondo. Fotografia immensa di Harris Savides ("Zodiac", "American Gangster"), ma il mattatore è Sean Penn, che all’epoca modificò notevolmente il proprio fisico per interpretare il ruolo del protagonista (trucco di Stephan Dupuis, premio Oscar per "La mosca").


Forse i più ricorderanno la versione di Totò, "Fifa e arena". La citazione era però da un film drammatico, così classico da essere a propria volta il remake di un classico: "Sangue e arena" (Rete 4, venerdì 29 giugno – 16,05) del 1941 era già il rifacimento di un film del 1922 con Rodolfo Valentino. Venti anni dopo, un cast di livello assoluto (Tyron Power, Rita Hayworth, Anthony Quinn, Linda Darnell) ed una fotografia pregevole (che valse l’Oscar a Ernest Palmer e Ray Rennahan) contribuiscono alla realizzazione di un film datato, ma ancora affascinante. Ascesa e declino di un torero, con tanto di avventura extra-coniugale.


La gemma della settimana è "L’arte del sogno" (Rai Movie, sabato 30 giugno – 14,05) di Michel Gondry. Film malinconico come pochi, consegna un protagonista indimenticabile, ma non simpatico, alla memoria dello spettatore. Stephan Miroux è timido e creativo. Arrivato a Parigi per lavorare per una ditta di calendari, s’innamora della dirimpettaia. Il sogno lo salva da un’esistenza monotona, ma la realtà di un rapporto di coppia resta difficile. Film che galleggia tra la dimensione onirica ed un dolore poco ovattato.


Chiudiamo la settimana con "Caccia al ladro" (Rai 3, domenica 1 luglio – 20,40) di Alfred Hitchcock, storico duetto (e duello) tra Cary Grant e Grace Kelly con tutti i temi del regista britannico: il falso colpevole, il gioco di maschere, il sospetto. Il "Gatto" è un ex ladro di alto bordo, che si gode il piacevole pre-pensionamento volontario in Costa Azzurra. Una serie di furti eseguiti con la sua tecnica lo mette in pericolo. Una bella e affascinata americana, anche. La suspense si stempera nella commedia, ma il meccanismo resta impeccabile.

Antonio Maiorino

 

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