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U porceddu sardu

04/07/2012

U porceddu sardu

La Sardegna è una regione a forte connotazione agro pastorale e l’allevamento della specie suina ha radici molto antiche. Gia' nel periodo nuragico (1800-238 a.C.) la sua presenza è ampiamente testimoniata per il rinvenimento di numerose ossa e diverse statuine bronzee raffiguranti sia il maiale domestico che il cinghiale selvatico. Ma è solo al tempo della dominazione romana che si inzia a farsi strada il concetto di allevamento.

Il maiale è stato da sempre un simbolo di abbondanza e ricchezza per coloro che lo possedevano e mai come in questo caso, il proverbio che recita “del maiale non si butta via niente…” è quantomai reale proprio in virtu' del fatto che con le sue carni e i suoi derivati si ottengono una moltitudine di prodotti alimentari.

Il maiale sardo, altrimenti detto “u purceddu”, alla nascita pesa circa un chilo o due, ma da adulto può raggiungere i 180-200 chili, ed essere lungo fino a 2 metri. Quello quello di 5-6 settimane, nutrito solo con latte materno viene definito "lattonzolo" e rappresenta uno dei piatti tradizionali della cucina tipica regionale.

Somaticamente ricorda molto il cinghiale, con il quale sovente si accoppia, è onnivoro e vive nel sottobosco o nella bassa macchia mediterranea, ricca di sorgenti d’acqua, fra quercie, corbezzoli, carrubi, oleastri, eriche, mirti, rosmarini, euforbie e ginestre.

Oggi il suino sardo è stato inserito nel registro anagrafico delle razze autoctone italiane, il suo allevamento allo stato brado ha bassissimi costi di produzione, poiché si ciba di erba e frutti selvatici, come ghiande, carrube e castagne ma anche di pere, mele e ciliegie; la disponibilità di un pascolo così ricco migliora sicuramente la qualità delle sue carni. Non è un caso che quella del porceddu sia “bianca” ma molto proteica, anche se il valore nutrizionale varia in funzione della parte considerata e dell’età, infatti la carne del maialino ha una quantità d’acqua maggiore ed è più tenera e succosa ma meno nutriente di quella dell’adulto, che contiene tutte le sostanze minerali necessarie per il nostro organismo, buone quantità di ferro, vitamina B ed è facilmente digeribile.

Molteplici sono le sagre paesane che si svolgono in questa meravigliosa isola, nelle quali abitanti e turisti, richiamati dal fascino di questa meraviglios isola, hanno l'opportunità di degustare i diversi prodotti e le prelibate pietanze a base di porceddu.

Letizia Passantino

 

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