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19/06/2019
Mercato: La possibile uscita di Albiol obbliga il Napoli a… guardarsi le spalle
Il Calcio continua a fornire spunti di riflessione. E come si fa a non riflettere su quanto oggi i dirigenti della SSC Napoli si trovano a dover valutare? Mentre l’attenzione dei media è tutta puntata sulle trattative più eclatanti, che già sono tornate ad accendere la fantasia dei tifosi, sottotraccia si potrebbe consumare un addio importantissimo, destinato, se si dovesse concretizzare, a sconvolgere gli equilibri del reparto più solido dell’ultima stagione azzurra: la difesa.
Se Albiol dovesse realmente salutare Napoli, la Società dovrebbe inevitabilmente riconsiderare alcune delle sue priorità, tra le trattative in corso: l’uscita del “professore” (come i compagni lo chiamano) genererebbe un vuoto tattico importante, colmabile solo acquisendo immediatamente in rosa un calciatore di alto profilo, capace di innestarsi rapidamente nei meccanismi difensivi della retroguardia azzurra. Proprio per questo, sarebbe necessario puntare ad un difensore centrale veloce ed esperto, che già conosce il campionato italiano e che possa prendere il timone della linea a 4 con la necessaria autorità. In quella delicatissima zona del campo la Società non potrà permettersi di piazzare un calciatore “di prospettiva”, giovane novizio, come fu per lo stesso Koulibaly, che però ha avuto il tempo di crescere senza pressioni immediate, e di godere dei fondamentali insegnamenti del professor Albiol, anche grazie ai quali oggi è il sontuoso baluardo che tutti conosciamo. Il toto-nomi per scovare l’eventuale erede di Albiol già impazza, come di consueto, ma ben pochi sono i calciatori che potrebbero rispondere ai requisiti necessari per sostituire efficacemente il campione del mondo spagnolo. Su tutti, e non è un mistero, Kostas Manolas, attualmente in forza alla Roma. Il nazionale greco, 28 anni, ha un prezzo di mercato notevole, ma non proibitivo.
Ma la rivoluzione nel reparto arretrato del nuovo Napoli potrebbe non finire con la questione-Albiol e con l’avvicendamento ormai (quasi) certo tra Hisaj e Di Lorenzo: se a questo quadro, infatti, si aggiungono l’età anagrafica e le condizioni fisiche da verificare di Vlad Chiriches e soprattutto le tante richieste che stanno pervenendo per il trasferimento di Mario Rui, ben si comprende come Ancelotti, Giuntoli e lo staff tecnico tutto debbano tenere ben alta l’attenzione su come andrà trasformandosi la linea difensiva titolare del Napoli 2019/20.
Eccola dunque, la metafora: è fuor di dubbio che il Napoli abbia un assoluto bisogno di rinforzarsi in mediana, dopo le importanti uscite dell’ultimo mercato invernale, ed è altrettanto evidente che sarà vitale procacciarsi una punta di peso da affiancare a Milik nel 4-4-2 di Ancelotti (o da considerare come alternativa al polacco) per elevare drasticamente la pericolosità della squadra in fase realizzativa. Tuttavia, come di il saggio, non si cada nell’errore di dedicare ogni risorsa disponibile ai lustrini di un attacco da rendere più sfavillante, come la proverbiale cicala, dimenticandosi di blindare il reparto difensivo, la cui solidità -come la previdente formica sa- è più di ogni altra cosa essenziale, se si vuol puntare a vincere.
Carmine Ciniglia