Domenica alle ore 15 saranno Novak Djokovic e Roger Federer a giocarsi il titolo di campione di Wimbledon, il torneo più prestigioso al mondo. Le due semifinali di venerdì si sono concluse con due successi entrambi per 3 set a 1 anche se le due partite sono state totalmente differenti per spettacolo e intensità. Djokovic in meno di tre ore ha imposto la sua legge e ha gestito con facilità l'incontro contro lo spagnolo Bautista Agut regolato agevolmente tranne un passaggio a vuoto che gli è costato il secondo set. Di ben altra caratura è stata la seconda semifinale che metteva di fronte per la quarantesima volta in carriera Roger Federer a Rafael Nadal.

Una partita emozionante durata oltre tre ore di spettacolo puro. Un dato su tutti è eloquente per far capire la bellezza dell'incontro: entrambi i giocatori hanno chiuso con molti più punti vincenti rispetto agli errori commessi. Successo per Federer che così vendica la sconfitta della finale del 2008, unica volta in cui lo spagnolo è riuscito ad affermarsi sull’erba londinese contro lo svizzero. Partita dicevamo spettacolare ma se la tattica più attendista di Nadal era abbastanza scontata alla vigilia, la scelta di Federer di giocarsi gli scambi senza provare a prendere rischi venendo a rete ha sorpreso un po' tutti ma ha dato incredibilmente i suoi frutti.

A fine partita saranno tanti i punti conquistati da Federer al termine di scambi lunghi, una prerogativa che in molti pensavano avrebbe dato Nadal come favorito vista anche l’età (38 anni ad agosto) dello svizzero. Quattro set intensi con i primi due molto diversi. Nel primo, i due giocatori tengono facilmente il servizio e si arriva al tie break nel quale Federer risponde meglio e sotto 3-2 infila un parziale di cinque punti di fila che gli consegnano il set. Sembra che la partita possa incanalarsi verso lo svizzero quando nel secondo set si trova con due palle break ed invece qui Federer si incarta perdendo 10 punti consecutivi che lanciano Nadal verso la conquista del secondo parziale vinto 6-1. Gli ultimi due set hanno invece lo stesso copione ed evidenziano una superiorità di Federer che, conquistato il break in apertura, riesce a gestire senza grossi problemi la gestione del set.

Dopo aver vinto il terzo 6-3 il quarto regala le emozioni maggiori nel finale. Gli ultimi due giochi sono da incorniciare con un concentrato di pathos e uno spettacolo senza precedenti: Nadal sotto 5-3 annulla due matchpoint e riesce a portarsi sul 4-5 con Federer che, col servizio a disposizione, può però chiudere la partita: si giocano i punti più belli, intensi ed emozionanti; Nadal ha una opportunità per salire sul 5-5 ma Federer non molla e la annulla con un rovescio velenoso, poi per altre due volte lo spagnolo annulla due matchpoint con due passanti stratosferici e solo alla quinta opportunità Federer riesce a vincere la partita conquistando la sua dodicesima finale. Sesta opportunità invece per il Djokovic che però nelle uniche due volte in cui ha incontrato Federer in finale ha sempre vinto, un motivo in più per rendere ancora più avvincente la 48esima sfida tra i due.

Antonio Procopio