È Novak Djokovic il campione di Wimbledon 2019. Il tennista serbo ha battuto uno straordinario Roger Federer al termine di una splendida ed emozionante partita durata 4 ore 57 minuti, la finale più lunga di sempre. Un match intenso come pochi nel quale Djokovic ha prevalso solo al tiebreak del quinto set inaugurando cosi la nuova formula che prevede il tie break al quinto solo quando i giocatori arrivino sul 12 pari. Quinto successo per Djokovic a Londra e slam numero sedici della sua brillantissima carriera con il numero uno del mondo che però è stato ad un passo dalla sconfitta nel quinto set con Federer, che non è riuscito a capitalizzare due match point consecutivi col proprio servizio. Che lo svizzero fosse in un ottimo momento di forma lo si era capito nella semifinale vinta contro Nadal, ma che potesse giocare ad altissimo livello per 5 ore a quasi 38 anni è stato una sorpresa per tanti.

È stata una partita epica, di quelle che saranno sicuramente consegnate alla storia e dispiace che alla fine uno dei due abbia dovuto perdere perché la qualità del gioco e l’intensità che ha regalato l'incontro sono stati eccezionali. Nel primo set, i due giocatori hanno regalato solo colpi vincenti, Federer non ha capitalizzato una palla break e al tie break avanti 5-3 ha subito il ritorno di Djokovic che ha infilato 4 punti di fila vincendo il parziale. Nel secondo invece il dominio di Federer è stato evidente con lo svizzero ancora più impeccabile e Djokovic invece molto falloso per il definitivo 6-1 che aveva rimesso in equilibrio il punteggio. Il terzo set ha ricalcato il primo: Federer più propositivo, Djokovic abile a ribattere tutto e contrattaccare rincorrendo sempre.

Dopo aver annullato un set point a Federer sul 5-4, arrivati al tie break, Djokovic è stato più preciso approfittando di alcuni rovesci sbagliati del suo avversario che gli hanno consegnato il set. Sembrava chiusa ed invece le emozioni dovevano ancora arrivare: quarto set con Federer che non molla di un centimetro, si porta avanti sul 5-2, subisce un parziale recupero del serbo ma infine chiude servendo bene col punteggio di 6-4. Il pubblico non sta nella pelle, ogni punto è scandito da autentiche ovazioni e il quinto set è un concentrato di emozioni degne del miglior film thriller. Djokovic sul 3-2 toglie il servizio a Federer che prontamente reagisce e si riporta sul 4-4. Il centrale è un tripudio di applausi, nessuno vuole cedere e si va avanti tra servizi di Federer, che nel quinto sembra aver ritrovato confidenza col suo colpo migliore, ma anche con colpi da fondo del serbo che potendo servire per primo riesce a stare sempre davanti. L'equilibrio si spezza sul 7-7 con Federer che, grazie ad un passante di diritto, toglie il servizio ed ha l’opportunità di vincere il torneo. Serve bene Federer, fa due ace e si porta 40-15 e qui succede l'imponderabile: lo svizzero non mette più la prima palla e subisce il recupero di Djokovic che approfitta di un errore di diritto e poi passa l'avversario con un diritto incrociato.

Federer subisce il colpo ma non molla e continua a regalare colpi da cineteca soprattutto con smorzare di rovescio che sorprendono l'avversario: si arriva sull’11 pari con Federer che non concretizza altre due palle break prima del tie break finale nel quale Djokovic è più solido e chiude per 7 a 3. Quasi cinque ore di spettacolo puro, tutti in piedi e applausi a entrambi per la finale più emozionante della storia.

Antonio Procopio