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Sette film in sette giorni

09/07/2012

Sette film in sette giorni

Guida alla settimana cinematografica in tv Dal 9 al 15 luglio

“L’uomo che soffriva troppo” (il caldo) sarebbe il titolo ideale per una settimana ampiamente preannunciata come torrida. Ma, parodie a parte, è bene ricordare l’appuntamento televisivo col film di Alfred Hitchcock, “L’uomo che sapeva troppo” (Iris, lunedì 9 luglio – 21,00), storia di una coppia americana (James Stewart e Doris Day) coinvolta per puro caso in un intrigo internazionale in Inghilterra: un segreto che scotta ed il figlio rapito. Remake di un film del 1934 dello stesso autore, conferma che Stewart è perfetto nel ruolo dell’uomo tranquillo costretto ad improvvisarsi detective per non diventare vittima. Celebre sequenza nella Albert Hall di Londra. “Que serà, serà” di Doris Day indimenticabile.

Continua l’omaggio sul digitale terrestre a Quentin Tarantino, stavolta con “Grindhouse – A prova di morte” (Mediaset Italia 2, martedì 10 luglio – 23,10). Stuntman Mike (Kurt Russell) è un serial killer che uccide le proprie vittime, femminili, facendole schiantare con un’auto truccata. Che guida lui stesso. Alla vittima, la morte; a lui, qualche cicatrice e tanta adrenalina. Le amiche dell’ultima preda, però, diventano predatrici. Classico omaggio citazionista in stile Tarantino, memore dei film d’exploitation degli anni settanta. Fila via con velocità e violenza, ma forse gli manca lo schianto finale.

Uno dei migliori remake della storia è quello de “Il promontorio della paura” del 1962 ad opera di Martin Scorsese, con uno psicopatico Robert De Niro. Ma è l’originale ad andare in onda (Rai Movie, mercoledì 11 luglio – 21,05), ed è altrettanto avvincente: il film di Jack Lee Thompson vede protagonista Robert Mitchum nei panni di Cady, criminale uscito di galera con la bellicosa intenzione di farla pagare al proprio testimone d’accusa. Stalking e resa dei conti. Mitchum conferisce anche una forte carica erotica al proprio personaggio. Ed è un’arma vincente.

Storia semplice di due persone complicate, per un Woody Allen d’annata: “Io ed Annie” (La7D, giovedì 12 luglio – 21,10). Lui, comico per la radio e la tv, di successo ma depresso, con due matrimoni falliti alle spalle; lei, ambiziosa svitata, intellettuale ed emotiva. Per la serie: come trasformare la propria nevrosi in un’opera da Oscar (miglior film, regia, sceneggiatura, e Diane Keaton migliore attrice protagonista).

In Italia ebbe una circolazione ridottissima, ma ben figurò agli Oscar del 2011. Si tratta di “In un mondo migliore” di Susanne Bier (La7D, venerdì 13 luglio – 23,00), storia di due adolescenze difficili che s’incrociano con l’elaborazione di un lutto familiare. Tutta psicologia? In realtà, diventa un’avventura, durissima: col padre costretto ad intervenire per togliere le castagne dal fuoco al figlio, finito sulla cattiva strada. Un film teso, con un bel montaggio alternato – tra Danimarca ed Africa – e zoomate improvvise con cui la bravissima regista dimostra il proprio debito verso Von Trier.

Visto che sta per uscire il nuovo James Bond, ancora con Daniel Craig, andiamo a spulciare un titolo di qualche anno fa che vede protagonista lo stesso attore, “The pusher” (Mediaset Italia 2, sabato 14 luglio – 23,15). Un trafficante di droga si è arricchito commerciando cocaina ed ecstasy. Vorrebbe ritirarsi e godere dei frutti dei propri illeciti, ma deve restituire due favori ad un boss della mafia. Gangster movie teso e ben recitato, a firma di Matthew Vaughn.

Chiudiamo con uno dei massimi film italiani degli anni sessanta, il drammatico “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini (Iris, domenica 15 luglio – 23,00) con una interpretazione intensa e sofferta di Anna Magnani. Una ex prostituta cerca di assicurare al figlio borgataro un futuro lontano dalla miseria e dall’illegalità. Tragedia dietro l’angolo. Parabola sulle redenzioni impossibili, suggestionata in alcune inquadrature dalla pittura del Quattrocento italiano (Masaccio e Mantegna), con una periferia di Roma raramente così maestosa

Antonio Maiorino

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