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03/10/2019
Napoli, problema discontinuità . Pari grigio con il Genk, ora vincere con il Torino per ripartire.
Dopo una campagna acquisti più che buona (malgrado il mancato arrivo di James e Icardi), un organico rinforzato ed i migliori intenti pre-campionato per puntare allo scudetto, Carlo Ancelotti difficilmente avrebbe immaginato di ritrovarsi ad inizio ottobre con tanti nodi da sbrogliare. Perché il suo Napoli ha cominciato l'attuale stagione come aveva terminato quella precedente: sull'onda dell'incostanza, ricco incertezze e performance altalenanti.
Lo striminzito pareggio ottenuto contro il Genk è solo l'ultimo di una serie di gare disputate a fasi alterne. Con i belgi, gli azzurri hanno palesato ancora una volta qualche difficoltà in fase realizzativa, l'assenza di una vera identità tecnico-tattica ed un approccio discutibile (per una sfida Champions chiave in ottica qualificazione). Sugli scudi Meret, che ha salvato il risultato in un paio di circostanze; velleitari Lozano, spaesato e fuori ruolo, e soprattutto Milik.
Il polacco sembrerebbe, ormai, entrato in un vortice dal quale stenta - per usare un eufemismo - ad uscire: troppe le possibilità sprecate, le palle-gol sciupate; troppo poca la cattiveria agonistica fin qui mostrata sotto porta. Con i biancoblu, l'ex Ajax avrebbe potuto siglare il vantaggio in tre situazioni diverse: la prima (difficile) da terra, mandata sulla traversa; la seconda e la terza, di testa, clamorosamente spedite rispettivamente sulla traversa e a lato. Chance che avrebbero potuto cambiare la sfida e rinvigorire un giocatore oggi smarrito. È lecito chiedersi quanto tempo abbia ancora a disposizione lo statuario Arek, per riscattarsi e per non rischiare di finire in fondo alle rotazioni di mister Ancelotti.
Il tecnico di Reggiolo, dal canto suo, dovrà invertire il trend dell'ultimo periodo per intraprendere la rotta giusta in tutte le competizioni, dove il Napoli è ancora ampiamente in carreggiata. L'organico azzurro, in tempi non sospetti, è sceso campo mettendo alle corde gli avversari, che però hanno avuto modo di impensierire i partenopei. Al tonfo last minute con il Cagliari, in campionato, dopo una prestazione arrembante, è seguito il successo contro il Brescia.
Lo 0-0 di Genk ha un pò accentuato i limiti attuali dei partenopei, che sul rettangolo di gioco non sono in possesso di un equilibrio complessivo e di un modulo volto ad esaltare le caratteristiche dei singoli calciatori. In questo senso, il plurititolato allenatore partenopeo non potrà che cercare i tre punti contro il Torino, in trasferta, nella prossima giornata di campionato. Turno che vedrà opporsi Inter e Juventus a San Siro: una chance, da calendario, che potrebbe essere favorevole ad Napoli inseguitore. distante rispettivamente sei e quattro lunghezze da nerazzurri e bianconeri.
Alessandro Alberto Di Porzio