Nella serata più importante di questa prima parte della stagione si rivede nuovamente il Napoli. Nella gara più difficile al cospetto della vincitrice della scorsa champions pronta in Quatar a cercare il trofeo più prestigioso, la coppa intercontinentale, la squadra partenopea sfodera una prestazione con personalità, carattere, senza fronzoli, giocando corti e compatti ma soprattutto tornando nuovamente ad aiutarsi in ogni zona del campo. La doppia assenza di Insigne e Callejon permette a Lozano di poter spaziare più liberamente sul fronte d’attacco ed a Di Lorenzo, sempre più determinante il suo apporto, di occupare la corsia di esterno destro alto dando anche una mano in difesa. Tutta la gara è costruita sul gol di Mertens che parte sul filo del fuorigioco trovando un diagonale quasi impossibile.

Il Napoli, molto ben messo in campo, oppone un 4-4-2 granitico che impedisce di ragionare al Liverpool. I reds provano a saltare il centrocampo ma la doppia diga difensiva composta da Allan, nuovamente gladiatore, Fabian ed un Zielinski in crescendo non consente azioni pericolose per tutto il primo tempo. Nella seconda parte della gara aumenta la pressione inglese che mette a dura prova la difesa partenopea ma il tutto si traduce con una sola vera occasione da rete tra l’altro nata dall’unico errore di Meret.

I calci d’angolo si susseguono e proprio da uno di questi nasce il pareggio di lobren che indirizza il pallone lì dove nulla può fare il portiere azzurro. Il pubblico di casa sembra crederci più della squadra che al di là di uno sterile possesso palla e palloni buttati in area di rigore non crea più seri pericoli.
Ora al Napoli è sufficiente un pareggio con il Genk in casa per raggiungere il primo obiettivo stagionale. La prestazione della squadra azzurra lascia ben sperare anche per una ripartenza nel campionato che è appena ad un terzo del suo cammino.

Francesco Minervino