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Tennis: Un 2019 da favola per l'Italia, adesso è lecito sognare

05/12/2019

Tennis: Un 2019 da favola per l'Italia, adesso è lecito sognare

Il 2019 volge al termine e tennisticamente si può sorridere per quanto riguarda il bilancio azzurro. È stata una stagione che ha regalato diverse gioie ma anche fatto intravedere note positive per il prossimo futuro. Fognini, Seppi, Berrettini e Sinner i nostri punti di riferimento che possono ben scandire l'arco temporale del tennis italiano, ovvero passato ancora attuale (non ce ne vogliano Fabio ed Andreas ma la loro carta di identità parla di over 30), presente luminoso per Berrettini ma anche Sonego e futuro che si prospetta decisamente radioso per Sinner. E andiamo ad analizzare proprio le stagioni dei maggiori esponenti del tennis azzurro: Andreas Seppi, 35 anni compiuti, ha chiuso la stagione al numero 72, piazzamento onorevole nel 2019; da segnalare la finale persa a Sydney in avvio di stagione, un prestigioso challenger vinto negli Usa a Cary, la semifinale a Mosca, torneo nel quale ha sempre giocato bene e una vittoria a dir poco rocambolesca e proprio per questo passata alla storia; a Zhuhai contro il cinese Zhang l'altoatesino ha rimontato l'avversario annullando 4 matchpoint consecutivi di cui uno con un punto avvincente, tra i più belli che abbia mai giocato in carriera.

La stagione di Fabio Fognini, numero 12 a fine anno, come sempre non ha evidenziato costanza: avvio a dir poco stentato condito da tante sconfitte e trionfo altrettanto inaspettato al master 1000 di Montecarlo, primo successo di un tennista italiano in questa categoria. Discreti risultati sulla terra, un quarto di finale a Shanghai, ingresso in top ten ma sogno svanito di arrivare alle Atp Finals di fine anno.

Sogno che invece ha centrato Matteo Berrettini che ha avuto in questo 2019 un anno d'oro. Il tennista romano ha iniziato la scalata con un challenger a Phoenix, poi ha vinto un torneo Atp a Budapest, perso subito dopo la finale a Monaco per poi trionfare sull'erba di Stoccarda prima di subire una lezione da Federer ma negli ottavi di Wimbledon. L'estate di Matteo ha avuto il suo culmine a New York dove ha raggiunto la semifinale perdendo solo da Rafael Nadal. Buone le semifinali a Shanghai e Vienna e ottavo posto conquistato che gli ha dato il via libera per le Atp Finals dove ha perso da Federer e Djokovic vincendo contro Thiem (primo giocatore italiano a vincere una partita nella competizione). E alla luce dei risultati conseguiti è facile immaginare come nel 2020 Berrettini sia il nostro uomo di punta in tutti i tornei visto la facilità con la quale si adatta il suo tennis a tutte le superfici.

Una nota stonata è rappresentata dalla stagione opaca di Marco Cecchinato che, dopo la semifinale a Parigi nel 2018 non è riuscito a confermarsi sugli stessi livelli e chiudendo alla posizione numero 71. Infine, dopo aver annotato il primo successo di Lorenzo Sonego nel circuito Atp sull'erba in Turchia, il discorso si sposta sulle prospettive future al momento tutte incentrate su Jannick Sinner. Il tennista altoatesino a inizio anno appena 17enne era un perfetto sconosciuto oltre la 500esima posizione in classifica. Entrato in tabellone grazie ad un invito al challenger di Bergamo ha vinto a sorpresa iniziando una scalata alla classifica. Mese dopo mese grazie al suo gioco aggressivo e dimostrando una forza mentale già notevole, Sinner ha incamerato vittorie e punti che lo hanno relegato alla posizione numero 78 con la gemma di aver vinto il torneo Next Gen a Milano, competizione che annovera i migliori otto tennisti under 21. Una garanzia di successo per lui e per il tennis italiano tornato ormai maturo per provare anche a sognare in grande e vincere una prova dello Slam, ci manca dal 1976 dai tempi di Panatta, che il 2020 sia l'anno buono?

Antonio Procopio  

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