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10/12/2019
Il Napoli cerca con il Genk il pass per gli ottavi di Champions
L’ultimo turno dei gironi di champions offre al Napoli l’opportunità di centrare la qualificazione agli ottavi come è già accaduto solo due volte nella sua storia. Ospite al San Paolo il fanalino di coda Genk che ha conquistato solo un punto, proprio con gli azzurri, nella gara di andata, perdendo poi tutte le altre partite. Gara scontata e senza storia sulla carta ma che le ultime prestazioni della squadra partenopea, davvero modeste nel gioco e nei risultati, non fanno vivere sogni tranquilli all’ambiente partenopeo. Con i ritrovati Milik ed Allan, recuperati dopo fastidiose noie muscolari, il Napoli dovrebbe presentare una squadra più equilibrata a centrocampo e più determinata in attacco .
Al netto di variazioni dell’ultimo minuto a cui ci ha abituato mister Ancelotti, gli azzurri si schiereranno con Meret in porta e la solita linea difensiva formata da destra a sinistra da Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui. Centrocampo appunto che si gioverà del rientro di Allan che affiancherà Zielinski in posizione centrale con esterni alti Callejon e Fabian Ruiz. Lozano dovrebbe essere riproposto attaccante in un 4-4-2 classico, andando a posizionarsi di fianco a Milik a cui spetterà il compito di fare a “ sportellate “ con i possenti e fisici difensori della squadra avversaria. Il Genk viene a Napoli con l’evidente intento di non fare brutta figura ma soprattutto per sconfessare il ruolo di vittima sacrificale .
Gara da non sottovalutare, troppo importante la posta in palio per il Napoli ed anche per Ancelotti la cui panchina ha iniziato a traballare notevolmente. Per caratteristiche tecniche e valori in campo è enorme il divario tra la squadra partenopea e quella belga ma in Champions nulla è scontato ed dovrà essere mantenuta alta la concentrazione per centrare una qualificazione nuovamente storica e prestigiosa. Arbitrerà il turco Cakir con cui il Napoli non vanta una tradizione positiva: eliminazione con il Bilbao ed il Real Madrid più recentemente, davanti ad un pubblico che, complice il non momento favorevole, l’orario insolito (18,55) ed infine le precarie condizioni meteorologiche non sarà particolarmente numeroso.
Francesco Minervino