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Cinema in tv: Sette film in sette giorni

16/07/2012

Cinema in tv: Sette film in sette giorni

Guida alla settimana cinematografica in tv aal 16 al 22 luglio

In molti staranno sognando paradisi tropicali per rimediare all’afa o al super-lavoro. Per restare in tema, proponiamo “La classe operaia va in Paradiso” (Iris, lunedì 16 luglio – 22,55), di Elio Petri, Palma d’Oro ex aequo con “Il caso Mattei” nel 1970 a Cannes. Mattatore: Gian Maria Volontè, metalmeccanico rozzo e crumiro, che scopre la propria sensibilità “di classe” dopo aver perso un dito sul posto di lavoro. Mattatoio: una ThyssenKrupp degli anni ’70. Sembrerebbe un film inattuale – nonostante i problemi posti sul tavolo siano scottanti: conserva, invece, una forte urgenza, forse più per la nevrosi dei lavoratori che per il proprio significato politico.

Martedì all’insegna dell’indecisione. Non ha bisogno di presentazioni il sempreverde “Il padrino” di Francis Ford Coppola, in prima serata su Rete 4, mentre un outsider di rilievo sarebbe “Point Blank”, in contemporanea su Rai 4, compatto e serrato thriller francese di Fred Cavayé (2010). Azzardiamo, invece, un altro titolo in contropiede: “La siciliana ribelle” (Rai 5, martedì 17 luglio – 21,15) di Marco Amenta, film del 2008 che ricostruisce con buona forza di sintesi – a tratti leggermente didascalica – la storia vera di Rita Atria, giovane sicula che denunciò l’assassinio mafioso del padre e del fratello diventando testimone di giustizia, sotto l’ala protettiva di Borsellino. Un dovere da italiano conoscere la vicenda, una patata bollente raccontarla: il giovane regista ha accettato la sfida. E tutto sommato, non si è scottato.

Abbiamo già citato, in qualche rubrica passata, entrambi i bellissimi film che saranno trasmessi in prima serata mercoledì: il recente “The Wrestler” di Darren Aronofksy (Rai 4) ed il datato ma intramontabile “Casablanca” di Michael Curtiz (Rai Movie). Entrambe dei must per chi se li fosse persi, mentre un titolo alternativo può essere “Vidocq – La maschera senza volto” (Iris, mercoledì 18 luglio – 21,05), pirotecnico giallo ottocentesco con Gerard Depardieu e Ines Sastre. Etienne, giornalista e biografo di Vidocq – il ladro-investigatore che ha ispirato tanta letteratura – prova a smascherare il criminale che ha eliminato il suo maestro. Dallo sceneggiatore de “I fiumi di porpora” (Jean Cristophe Grangè), è un prodotto idealmente estivo, dal sapore del videogioco, di apprezzabile frizzantezza visiva.

Non poteva mancare la segnalazione settimanale “di genere”. “La città verrà distrutta all’alba” (Italia 1, giovedì 19 luglio – 23,00) di Breck Eisner non è integralmente ispirato all’omonimo film di Romero degli anni settanta. Ne perde, allora, in audacia, ma ne guadagna in fruibilità, adattandosi assai più rispetto all’originale – che era girato senza movimenti di macchina, tutto in montaggio – alla sensibilità dello spettatore degli anni duemila. Lo spargimento di una tossina nell’acqua potabile, in una cittadina dell’Iowa, scatena un’epidemia di violenza patologica. Un gruppo di non contaminati cerca di resistere.

Si eleva il livello autoriale con “La signora della porta accanto” (La7D, venerdì 20 luglio - 23,10) di François Truffaut. Bernard (ancora Depardieu) e Mathilde (raffinata e sensuale Fanny Ardant), entrambe sposati, sono vicini di casa. Un tempo, erano amanti. La passione si riaccende, ma la diversa stagione della vita rende tutto morbosamente problematico, fino alla follia omicida. Eppure non è né uno scandaglio insistito sull’ossessione d’amore, né propriamente un giallo\noir. La cifra quotidiana suggerita dal titolo si qualifica come elemento drammatico decisivo. Bruciante e credibile.

In un sabato senza scossoni cine-televisivi, si ripiega sull’usato sicuro: “Agente 007 – La spia che mi amava” (Rai 3, sabato 21 luglio – 20,45), di Lewis Gilbert, decimo della serie di James Bond e terzo con Roger Moore. Il cerchio si chiude, visto che parlavamo di mete estive: Egitto, Sardegna, Scozia, Isola di Baffin, Alpi austriache, sono le ambientazioni del film. L’agente al servizio di Sua Maestà collabora con l’avvenente ex-rivale russa per sventare i piani di un armatore scandinavo intenzionato a distruggere New York e Mosca. Barbara Bach è tra le bond-girls più carismatiche, vera co-protagonista. Script solido, tra i migliori con Moore.

Chiusura gastronomica con “Soul Kitchen” (Rai 3, domenica 22 luglio – 23,30) di Fatih Akin, la cui ricetta di amore, cucina, sesso e risate era stata insignita a Venezia nel 2009 del Premio della Giuria. Il titolo richiama il nome di un ristorante di Amburgo, gestito dal greco Zinos, mollato sia dall’amata Nadine – partita per la Cina – che dai propri clienti, insoddisfatti nel nuovo, bizzoso chef. Zinos saprà risollevare le sorti della “kitchen”, ma dovrà poi occuparsi della “soul”, riconquistando il cuore di Nadine. A costo di affidare il ristorante all’inaffidabile fratello ex galeotto col vizio del gioco. Rutilante, con una vivacissima colonna sonora, è un film multietnico dai mille sapori. Alla fine prevale il retro-gusto, pieno, di Hollywood: Scorsese, Schlesinger, Rafelson.

Antonio Maiorino

 

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