La settimana da sogno per Gianluca Mager si ferma sul più bello e con un pizzico di rimpianto. Il tennista sanremese ha perso in finale contro il cileno Garin la finale del torneo di Rio de Janeiro al termine di una partita combattuta vinta dal suo avversario solo grazie ad una certa esperienza e alla maggiore attitudine a giocare match importanti. D’altra parte prima di questa settimana Mager non aveva mai conquistato risultati di prestigio se non nel circuito Challenger.

Entrato in tabellone dopo aver superato le qualificazioni, Mager si è fatto spazio battendo avversari decisamente più quotati. Al primo turno ha sconfitto in due set il norvegese Ruud, fresco vincitore a Buenos Aires, al secondo turno il portoghese Domingues ma la vera favola Mager l’ha scritta nei quarti di finale quando ha superato la testa di serie numero uno, l’austriaco Dominic Thiem giocando un tennis bello quanto solido. In semifinale sabato, dopo aver vinto il primo set contro l’ungherese Balazs, la pioggia ha costretto i giocatori a continuare la partita il giorno dopo. Mager ha vinto alla ripresa, ma forse ha speso troppe energie per superare Balazs al tie break del terzo set. Dopo poche ore è dovuto scendere in campo per giocare la finale contro il cileno Garin che si è imposto col punteggio di 7-6 7-5.

Un po’ di rimpianti alla fine perché in ambo i set Mager ha messo a segno maggiori colpi vincenti e giocato un tennis aggressivo e divertente; specie nel secondo parziale era avanti 5-3 prima di subire un parziale di 4 giochi consecutivi. Ma resta comunque la soddisfazione di aver giocato bene come ha ammesso a fina partita anche lui “E’ stata - ha detto sorridendo - la migliore settimana della mia vita”. Con la finale conquistata Mager ha scalato la classifica, domani sará al numero 77 ma soprattutto ha capito di poter giocare alla pari con i più forti del circuito sulla terra rossa. Negli altri tornei in programma in settimana trionfo a Marsiglia per Tsitsipas vittorioso in finale contro Auger Aliassime. Tra le donne, di scena a Dubai, Simona Halep ha piegato non senza fatica la kazaka Elena Rybakina. 

Antonio Procopio