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07/06/2020
Bilancio di un anno dei Carabinieri del Comando di Napoli: 4207 arresti, 444 armi sequestrate
E’ ricorso venerdi il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, che quest’anno ha assunto un significato ancor più profondo poiché è coinciso con il centenario della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale.
La “Festa dell’Arma” è da sempre un’occasione per curare un bilancio dell’attività operativa svolta nell’ultimo anno. Il Comando Provinciale di Napoli ha proceduto su 78197 delitti: 18898 le persone denunciate e 4207 quelle arrestate. Punto di forza dell’Arma napoletana, la diffusione capillare sul territorio ove è presente con 16 compagnie e 100 caserme tra stazioni e tenenze.
L’effetto di tale diffusione territoriale è evidente anche sul piano preventivo, a dimostrarlo i dati sui controlli: 10595 le pattuglie impiegate, 639391 le persone controllate e 362515 i veicoli: 1948 quelli sequestrati e 14134 le contravvenzioni elevate per sanzioni che vanno oltre i 6 milioni di euro. Più di 120 le violazioni al codice della strada elevate a carico di titolari di motocicli solo nell’ultimo weekend.
Particolare rilievo ha assunto la lotta alla violenza di genere. L’Arma partenopea - in collaborazione con la Soroptmist International - ha inaugurato presso la stazione di Capodimonte la “stanza tutta per sé”, luogo confortevole in cui molte persone hanno trovato il coraggio di denunciare vessazioni e maltrattamenti: 7 i codici rossi trattati nell’ultimo mese nella “stanza”.
In programma nuove aperture per garantire ancora maggiore vicinanza alle vittime di violenza: migliaia di denunce sono state raccolte dai Carabinieri in tutta la provincia partenopea, segno di rinnovata fiducia nelle istituzioni che ha consentito di arrestare e denunciare centinaia di persone. L’incisiva attività di contrasto al fenomeno è anche frutto della sinergia con le Procure del territorio e con la rete capillare di centri antiviolenza che garantiscono l’attivazione immediata del “codice rosso”, protocollo governativo volto a garantire maggior tutela alle donne e agli uomini vittime di violenze.
L’invito del Comandante Provinciale Generale Canio Giuseppe La Gala è quello di affidarsi all’Arma dei Carabinieri per denunciare le violenze: ci sarà un carabiniere pronto a rispondere e ad assistere le vittime di questi reati vili.
La Redazione