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28/07/2012
Alberobello: la città fantastica.
Nella Valle d’Itria, circondati da una vegetazione rigogliosa e profumata troviamo i Trulli, antiche ed affascinanti costruzioni in pietra e calce. Alberobello ne conta più di mille, quasi a formare un corpo unico, addossati lungo le tortuose stradine, in un caratteristico sali e scendi, che conferisce al paesino un aspetto fiabesco; lo spettacolo è talmente suggestivo che nel 1996 è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
I trulli più imponenti e famosi che si possono visitaresono il Trullo Sovrano, con più ambienti suddivisi in due piani, il Trullo Siamese, la Casa D’Amore e la Chiesa di Sant’Antonio, ove alle prime luci dell’alba si celebra la santa messa annunciata dal suono argentino della vecchia campana. La semplicità e la gentilezza degli abitanti sono rinomate; è con piacere che invitano i numerosi turisti a visitare le loro singolari abitazioni, considerando che spesso essi sono anche piccoli artigiani che vendono biancheria ricamata per la casa, tappeti, digestivi e piccoli souvenir.
I trulli possono considerarsi un prototipo delle costruzioni modulari, costituiti come sono da un vano principale centrale spesso accompagnato da altri ambienti più piccoli. Sui tetti si notano segni cristiani e pagani, come croci, ostensori, segni solari, stelle, triangoli e cerchi, forse retaggi magici di antiche credenze.
In ogni caso non è facile ripercorrere la storia e risalire alle loro origini. Taluni la fanno coincidere con il periodo degli Ittiti, altri ritengono che siano analoghi a costruzioni rinvenute nell’antica Mesopotamia e nell’isola di Creta.
Una delle particolarità che accompagnano queste costruzioni è che non ne esistono di antiche, perche' da sempre, si opta per la loro ricostruzione piuttosto che per la riparazione.
Letizia Passantino