Tredici volte campione del Roland Garros, Rafael Nadal è senza limiti. Il campione spagnolo battendo il numero uno al mondo, Novak Djokovic, ha centrato un record impossibile da battere e ha raggiunto anche Roger Federer in vetta al numero di slam vinti, ben 20. È stato un torneo atipico lo slam parigino, l’emergenza sanitaria ha condizionato non poco lo svolgimento e anche il periodo poco propenso a giocare all’aperto, ha reso la competizione ancora più difficile visto che i giocatori sono scesi in campo anche con temperature poco favorevoli. Arrivato in finale senza grosse difficoltà (forse solo Sinner per due ore ha giocato alla pari), anche la finale è stata senza storia con Djokovic annientato nel gioco e nel punteggio. Il risultato finale è la migliore testimonianza di quello che si è visto in campo: 6-0, 6-2, 7-5 e si deve andare molto lontano per trovare una partita in cui il serbo ha conquistato appena 7 giochi. E a conti fatti la scelta di Nadal di rinunciare agli Us Open per puntare solo sullo slam sulla terra rossa ha pagato visto l’andamento di un torneo dominato dal primo giorno. Percorso netto quello del maiorchino che ha vinto 21 set senza perderne nemmeno uno nelle 7 partite disputate, una prestazione che ha dell’incredibile.

In campo femminile si conferma l’assenza di un vero dominatore del circuito. Orfano della numero uno al mondo, l’australiana Barty, il torneo ha di fatto promosso una futura campionessa incoronando la polacca Iga Swiatek che ha vinto il suo primo titolo del grande slam. Ma se per Nadal vincere il torneo senza perdere un set era una eventualità da prendere in considerazione, non si poteva pensare che una giocatrice come la Swiatek, appena 19enne e numero 53 al mondo, potesse compiere la stessa impresa. Anche la finale contro la statunitense Kenin è stata a senso unico con la polacca che non ha sofferto sul piano fisico e mentale e ha giocato in scioltezza lasciando appena 5 giochi all’avversaria. Altro primato degno di menzione il numero di game che ha concesso, solo 28 in 7 partite, un dato che la dice lunga su come il successo sia stato meritato quanto inaspettato. E come spesso è accaduto in passato è probabile che lo slam parigino abbia promosso una futura stella del tennis mondiale.

Antonio Procopio