Riscattare l’imprevisto rovescio interno di settimana scorsa contro il coriaceo AZ Alkmaar e portare a casa un risultato positivo per non trasformare il cammino continentale in una corsa ad ostacoli dopo appena centottanta minuti. Animato da questi propositi, Il Napoli scende in campo all’Anoeta di San Sebastian per affrontare la Real Sociedad, formazione al momento in testa alla Liga e capace di vincere nel primo turno contro il Rijeka grazie al gol siglato nel finale da Bautista, nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone F di Europa League. Per l’occasione, Gattuso attua diverse rotazioni rispetto al derby con il Benevento. Assetto nel quale Politano, Lobotka e Insigne compongono il trio di rifinitori offensivi con Petagna che si muove da riferimento centrale avanzato mentre a centrocampo Demme si affianca al recuperato Bakayoko .

In difesa Maksimovic rileva Manolas e Hysay concede un turno di riposo a Di Lorenzo con Ospina al rientro tra i pali dopo due partite. Sul versante opposto, Aguacil opta per il 4-3-3 nel quale Portu, Oyarzabal e Isak compongono il tridente offensivo. Il sinistro dal limite con cui Politano, aiutato dalla deviazione di un difensore, spedisce la palla in rete al decimo della ripresa griffa l'1-0 grazie al quale i partenopei espugnano la roccaforte basca, raggiungono i padroni di casa al secondo posto in classifica con tre punti e potranno ora contare sul doppio turno contro il fanalino di coda Rijeka per riequilibrare definitivamente le sorti del discorso qualificazione.

Il tecnico calabrese ha ormai scelto l'identità tattica che meglio si conforma alle caratteristiche dei suoi quando, pur operando diverse rotazioni nell'undici iniziale, non rinuncia all'ormai consueto 4-2-3-1 in cui propone l'interessante esperimento di Lobotka come sottopunta anche se lo slovacco nel momento in cui la squadra difende accompagna il proprio centravanti nell'azione di primo pressing. Il nuovo infortunio accusato da capitan Insigne, uscito al ventesimo per il riacutizzarsi del problema ai flessori, rappresenta la nota negativa della serata insieme all'espulsione nel finale di Osimhen per doppia ammonizione. Gattuso può certamente ritenersi soddisfatto della mentalità esibita dal suo gruppo che dopo il buon inizio, due occasioni pericolose create nei primi minuti, ha accettato il rischio di concedere agli avversari la possibilità di avere la superiorità nel palleggio per poi rubare palla e cercare di sfruttare la possibilità di attaccare gli spazi. Sugli scudi Koulibaly, autore di una prova sontuosa che lo ha visto sistematicamente respingere al mittente i tentativi orchestrati dall'undici iberico e un David Ospina pronto a farsi trovare presente quando Silva e compagni lo chiamano in causa. Nota di merito per Lozano che subentra al capitano e si batte come un leone sui due versanti del rettangolo verde. 

Andrea Addezio