Due italiani negli ottavi di finale di Wimbledon, il torneo più importante del mondo. Si tratta di Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego che hanno centrato questo prestigioso risultato che non accadeva dal lontano 1955, dai tempi di Pietrangeli e Merlo. Un motivo di soddisfazione per i due azzurri che, a chiusura della prima settimana sull' erba, con i tabelloni allineati agli ottavi di finale, hanno superato abbastanza agevolmente i tre turni che hanno giocato. E un’altra similitudine che accomuna i due italiani è il modo in cui si sono ritrovati agli ottavi: entrambi in tre partite hanno perso un solo set: Berrettini all’esordio con l’argentino Pella, Sonego al secondo turno col colombiano Galan. E adesso viene il bello ma anche il difficile per i due giocatori: Berrettini è atteso dal confronto col bielorusso Ivashka, un giocatore in grande crescita e molto a suo agio sull’erba. Un ostacolo decisamente non impossibile ma insidioso che il romano non dovrà sottovalutare per continuare la sua corsa.

Discorso opposto per Sonego che lunedì si troverà di fronte sul centrale la storia del tennis: Roger Federer. Lo svizzero qui ha vinto ben 8 volte e disputato ben 12 finali, un palmares che la dice lunga sull’impegno cui è chiamato il torinese ma che Sonego potrà affrontare a braccio sciolto non avendo nulla da perdere. E, viste le condizioni di forma non del tutto ottimali di Federer, lo spazio per sognare c’è.

La prima settimana di torneo ha registrato solo una grande sorpresa: l’eliminazione al primo turno del greco Stefanos Tsitsipas per mano dello statunitense Tiafoe. Nessun problema per il numero uno al mondo e grande favorito Novak Djokovic atteso da un ottavo sulla carta agevole contro il cileno Garin.

In campo femminile invece ci sono state diverse sorprese che hanno caratterizzato la prima settimana: eliminate Serena Williams ritirata per infortunio, Petra Kvitova, e Garbine Muguruza, tutte vincitrici a Londra. Fuori anche Camila Giorgi contro la ceca Muchova restano in corsa le prime due teste di serie: l’australiana Barty e la bielorussa Sabalenka entrambe a caccia del loro primo titolo sull’erba di Londra.

Antonio Procopio