È finita come da pronostico la sfida Italia-Germania, una vittoria e una sconfitta. Berrettini è approdato ai quarti degli Us Open mentre Sinner si è dovuto fermare contro Zverev. Una sconfitta quella di Sinner contro un giocatore più forte che sta attraversando uno splendido momento di forma ma che lascia anche un po’ di amaro in bocca. Nei primi due set, persi entrambi 6-4, Sinner ha avuto l’opportunità di togliere il servizio all’avversario senza mai riuscirci. Discorso opposto invece quando il tedesco ha avuto la chance di brekkare Sinner andando sempre a bersaglio. Nel terzo set la superiorità di Zverev sembrava essere schiacciante. Il tedesco si portava avanti 3-1 ma Sinner aveva una reazione di orgoglio raggiungendo l’avversario sul 4-4.

Da questo momento, si assisteva ad un’altra partita. L’italiano vinceva sempre i punti più lottati con Zverev che si affidava sempre più al suo formidabile servizio per restare in scia. Sinner mancava due set point sul 6-5 prima di arrivare al tie break. Avanti 6-4, l’italiano sembrava ormai prossimo a vincere il set ma, prima Zverev serviva l’ennesimo ace, poi Sinner incredibilmente sbagliava un diritto a campo aperto. Un quinto set point veniva sventato dal tedesco (ancora con un ace) che poi chiudeva set (9-7) e partita.

Successivamente andava in campo Matteo Berrettini contro Oscar Otte che in precedenza aveva eliminato gli italiani Sonego e Seppi. Partita sulla carta abbordabile per il romano che, vinto il primo set 6-4, ha avuto un passaggio a vuoto solo nel secondo set perso 6-3. Poi Berrettini si è sciolto e i successivi due set non hanno avuto storia come testimonia il doppio 6-2. Nei quarti Berrettini è atteso ancora una volta da Novak DJokovic dal quale ha perso questo anno sia al Roland Garros ai quarti che nella finale di Wimbledon. Voglia di riscatto per l’azzurro per una sfida che ha valore altissimo anche per il serbo che se dovesse trionfare a New York completerebbe il grande slam vincendo tutti e quattro i tornei più importanti nello stesso anno, impresa mai riuscita nel tennis moderno.

Antonio Procopio