La finale che non ti aspetti. Era tutto pronto per celebrare il trionfo di Novak Djokovic ed invece la finale degli US Open ha visto il successo schiacciante del russo Daniil Medvedev. Tre set a zero e partita mai in discussione per il numero due al mondo al tredicesimo successo in carriera, primo in un torneo del Grande Slam. Grande Slam che invece ha mancato Djokovic proprio quando sembrava ad un passo dall’apoteosi. Vinti i primi tre tornei del 2021, al serbo restava solo l’ultima fatica da compiere per centrare un traguardo storico e unico nell’era moderna.

Sul più bello invece Djokovic si è rivelato umano sentendo oltre misura il peso della partita e cedendo di schianto al russo. Punteggio finale e velocità dell’incontro descrivono bene quello che è accaduto a New York: 6-4, 6-4, 6-4 in due ore e 17 minuti di gioco per un agevole successo che nemmeno Medvedev si sarebbe atteso. Sostenuto dal pubblico, tutto dalla parte di Djokovic e in alcuni casi poco sportivo, il serbo è però apparso svuotato e lontano parente di quello che aveva incantato contro Berrettini e Zverev. Nei primi due set Medvedev, tolto il servizio all’avversario, ha controllato bene e chiuso senza problemi. Nel terzo il russo è andato avanti 4-0 e ha servito per il titolo sul 5-2. Arrivato ad un punto dalla vittoria l’emozione gli ha giocato un brutto scherzo: due doppi falli di fila e alcuni errori hanno permesso a Djokovic di risalire fino al 4-5. La seconda opportunità di servire per la partita era quella buona per Medvedev che chiudeva la partita con Djokovic visibilmente provato sotto l’aspetto emotivo.