Nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone C di Europa League il Napoli riceve al Maradona lo Spartak Mosca con l’obiettivo dichiarato di portare a casa quei tre punti grazie ai quali non perdere terreno prezioso nella lotta per la conquista del primo posto, piazzamento che garantisce l’accesso diretto agli ottavi di finale. Rispetto all’ultima uscita Meret torna tra i pali dal primo minuto, Manolas rileva Rrahmani al centro della difesa ed Elmas concede un turno di riposo ad Anguissa. In attacco il tecnico concede fiducia a Petagna che parte da punta centrale con Insigne e Politano ai lati. Sul versante opposto Rui Vitoria si affida al tandem Ponce-Promes. Al termine di un’autentica battaglia la squadra russa viola l’impianto di Fuorigrotta per 3-2 rimontando l’iniziale svantaggio, inanella il primo successo nel girone e si porta a tre lunghezze dal Legia capolista a punteggio pieno.

Prima sconfitta stagionale per il Napoli che aveva iniziato la serata nel migliore dei modi sbloccando il risultato dopo pochi secondi con Elmas, lesto a scaricare in porta il destro sfruttando la difettosa respinta del portiere ospite sull’insidioso cross di Insigne. Gli azzurri non riescono, nella frazione iniziale, a finalizzare due buone occasioni per il punto del raddoppio. Condiziona in maniera decisiva la contesa l'ingenua espulsione rimediata da Mario Rui che alla mezz’ora paga dazio alla sua irruenza con il cartellino rosso che l'arbitro gli mostra per l'intervento su Moses. Spalletti cerca di riequilibrare la squadra inserendo Malcuit per Insigne ma alla lunga i russi approfittano sia della superiorità creata da Moses sull’out offensivo che dell'inferiorità numerica dei rivali e ribaltano l’inerzia del confronto. Pareggia Promes con un diagonale dal centro dell'area al decimo della ripresa, sigla il vantaggio Ignatov che finalizza il veloce contropiede orchestrato dai suoi e chiude i conti ancora Promes. Il tocco da distanza ravvicinata con cui Victor Osimhen mette palla in porta in pieno in recupero è utile solo a mitigare le proporzioni di una sconfitta che complica sensibilmente il cammino europeo della formazione allenata da Spalletti. 

Andrea Addezio