Vincere, e sperare che il Leicester non termini con lo stesso risultato il suo match contro il Legia Varsavia, per garantirsi la certezza matematica del primo posto, piazzamento che garantisce la qualificazione diretta agli ottavi di finale. Nella quinta giornata del girone C di Europa League il Napoli, capolista con sette punti, rende visita allo Spartak Mosca, fanalino di coda a quota quattro. Le diverse, pesanti, defezioni di numerosi elementi, tra infortuni e positivi al Covid, riducono drasticamente le possibilità di scelta per il tecnico toscano.

Per l’occasione Meret torna tra i pali, Juan Jesus concede un turno di riposo a Rrahmani e Zielinski affianca Lobotka a centrocampo. Sulla trequarti si muove il trio Lozano-Mertens-Elmas che accompagna l’azione della punta centrale Petagna. Sul versante opposto Rui Vitoria schiera i suoi con il 3-4-1-2 nel quale Ignatov agisce alle spalle del tandem Promes-Sobolev. Seconda sconfitta continentale per la formazione partenopea che non riesce a rimediare ad un pessimo primo tempo con la buona reazione esibita nella ripresa e deve arrendersi per 2-1 in un incontro che viene deciso dalla doppietta siglata da Sobolev al terzo e al ventottesimo della frazione di apertura, reti a cui risponde nella ripresa il colpo di testa vincente di Elmas su assist di Petagna. Il numero sette russo trasforma il rigore che l'arbitro concede per un ingenuo fallo commesso da Lobotka su Promes e raddoppia bruciando di testa Koulibaly su cross di Moses che dribbla ripetutamente Mario Rui.

Per decidere le sorti del girone i partenopei sono obbligati a battere il Leicester al Maradona nell'ultima giornata ma per capire se questo basterà bisognerà attendere l'esito della sfida di domani sera tra inglesi e polacchi. La reazione offerta nella ripresa rappresenta il punto di partenza per riprendere quello che fino a sabato scorso è stato un percorso eccellente e continuare a renderlo tale anche nel momento più delicato dell’annata. Le numerose assenze assumono un peso specifico notevole sugli equilibri della squadra che ha dovuto anche fare i conti, quando ha creato gioco, con l’ottima serata di Selikhov ma non è accettabile in una gara che può rivelarsi decisiva per una qualificazione subire per un tempo l’ottima organizzazione degli avversari creando solo due occasioni degne di nota perché non sempre si può pensare di riuscire a rimontare lo svantaggio.

Andrea Addezio