Dopo 49 anni due italiani raggiungono i quarti di finale in una prova del grande slam. Si tratta dei due alfieri azzurri, Matteo Berrettini e Jannik Sinner che hanno centrato il prestigioso traguardo a Melbourne negli Australian Open. Prima di loro, nel 1973, era toccato a Panatta e Bertolucci raggiungere i quarti a Parigi. Un risultato, quello dei due top ten italiani, che conferma l’ottimo momento di forma del tennis azzurro che spera di poter andare ancora avanti. Berrettini ha vinto quattro turni dimostrando sempre maggiore attitudine al campo e giocando in crescendo. Superato il terzo turno contro il giovane e promettente spagnolo Alcaraz, domato solo al tie break del quinto set, negli ottavi il romano ha sconfitto in tre set un altro spagnolo, Carreno Busta.  In questo incontro Berrettini ha messo a segno ben 28 ace, il suo record personale in un incontro. Nel quarti adesso affronterà il francese Gael Monfils col quale giocò a New York sempre ai quarti un match lunghissimo ed emozionante vinto sul filo di lana al quinto set.

Ottimo risultato anche quello raggiunto da Jannik Sinner. L’altoatesino sta giocando un tennis solido e concreto, fatto di improvvise accelerazioni e tanta solidità demolendo gli avversari. Un solo set perso in quattro partite per Sinner contro il giapponese Daniel e prova decisamente convincente contro il padrone di casa De Minaur battuto in te set. Nei quarti adesso Sinner se la vedrà con il vincente dell’ultimo ottavo in programma che oppone il greco Tsitsipas all’americano Fritz.

Antonio Procopio