Il film “Immaturi – Il viaggio” costituisce la logica continuazione della precedente e recente proiezione Immaturi, del regista Paolo Genovese:

Dopo l'esame di maturità, i quarantenni protagonisti Lorenzo, Luisa, Francesca, Piero, Virgilio, Giorgio, Marta e Eleonora, decidono di partire insieme, come è consuetudine per gli adolescenti dopo il fatidico esame, per il “viaggio della maturità”. Scelgono Paros, la bella località greca, per trascorrere una settimana di vacanza e di…avventure.
L’isola, con il suo fascino e le sue attrazioni, evidenzierà prepotentemente nodi irrisolti, paure, conflitti e contraddizioni, che fanno parte delle dinamiche del gruppo di adulti “mai cresciuti”.

Il film ci rimanda, allo stesso modo del precedente, ma in un contesto diverso, le tipologie di persone “immature”, con comportamenti e caratteristiche tipiche della nostra società, quali il “mammone”, l’”indipendente”, “il nevrotico”, il “donnaiolo”, il “narcisista”, il “single triste”, l’”insicuro”, l’ “infedele”, il “nostalgico”, ecc.
La narrazione è agile, divertente, colorata e ben confezionata e i nostri personaggi tra gite e panorami da favola, tra amori e infedeltà, confessioni e bugie, si ritrovano, alla fine del “viaggio”, ancora diversi, sicuramente più ricchi, ma sempre e comunque…”immaturi”.

La proiezione ha mantenuto e conservato il successo di pubblico del precedente film di Paolo Genovesi:  i personaggi,  riescono a rimandarci, come molte altri,  i pregi e, soprattutto, i difetti caratteriali dell’umanità che si muove e vive nell’attuale società, tuttavia la storia e le vicende rimangono sempre troppo generiche, non riuscendo quasi mai a sollevarsi spiccatamente e individualmente dai “luoghi comuni”

Rimane, in ogni caso un simpatico “spaccato di costume”, piacevole da gustare, e che ci invita a soffermarci e a riflettere sull’agire dei protagonisti, riconoscendo in essi, immancabilmente, qualcuna delle proprie caratteristiche.

Donata Porta