Toprak Razgatlioglu è tornato: il talento della Yamaha e campione in carica Superbike ha vissuto a Donington Park un weekend semplicemente perfetto, che gli ha consentito di mettere a referto la prima tripletta della sua carriera e di rilanciarsi nel campionato. Il giovane fenomeno turco ha semplicemente dominato le tre competizioni comandando le operazioni fino a piegare la resistenza dei suoi avversari, che nelle fasi finali di tutte e tre le gare hanno dovuto alzare bandiera bianca e staccarsi lasciandogli la vittoria.

Un gran colpo per Toprak, che dopo un difficile inizio di campionato può ragionevolmente guardare con ottimismo al finale di stagione considerando nuovamente il titolo come un obiettivo fattibile. Il principale rivale del turco si è rivelato Rea, che sull'asfalto amico di casa avrebbe certamente voluto raccogliere di più. Il nordirlandese aveva mostrato in prova un ritmo assolutamente irresistibile ma la gara si è rivelata tutt'altra storia e lo ha visto doversi arrendere al degrado delle coperture.

Per lui due secondi ed un terzo comunque utilissimi ai fini iridati, con la classifica generale che lo vede ora a sole nove lunghezze da Alvaro Bautista. Già, Bautista. Lo spagnolo della Ducati è il vero sconfitto del weekend, visto che avrebbe potuto allungare nei confronti di Rea ma si ritrova invece a leccarsi le ferite autoinferte dai suoi errori. In Gara 1 l'iberico viaggiava comodamente in seconda piazza davanti al nordirlandese quando si è sdraiato all'ultimo tornantino, mentre nella Superpole Race dopo uno start incerto non è riuscito a fare meglio di quarto. Il secondo posto in rimonta di Gara 2 è solo un contentino che però fa morale per la classifica perché gli consente di mantenere un minimo di distanza di vantaggio su Rea.

Da segnalare le buone le prestazioni di Redding il quale, ringalluzzito dall'aria di casa, è riuscito a conquistare il terzo posto nella gara corta, confermandosi in top five nelle prove lunghe. L'inglese ci ha messo tanto del suo, visto che la BMW continua a navigare lontano dalle moto più competitive, come dimostrato dall'impalpabilità degli altri piloti della casa tedesca. Weekend negativo per la Honda, che dopo i recenti progressi delle ultime uscite ha vissuto tre gare piuttosto anonime col solo Lecuona in evidenza mentre Vierge, ancora acciaccato, ha preferito correre al piccolo trotto. Trasferta discreta per i colori italiani, con Rinaldi e soprattutto Bassani in ottima evidenza ai piedi del podio, mentre Locatelli ha incontrato troppe difficoltà rispetto al previsto.

La Supersport è ormai sempre più sotto il dominio assoluto dello svizzero Aegerter, che a Donintgon ha allungato la sua strepitosa striscia di successi salendo a quota nove vittorie in dieci manche disputate. L'elvetico ha ormai messo ben più che una semplice ipoteca sulla conquista del suo secondo titolo consecutivo e al suo principale rivale, il nostro Baldassarri, non è rimasto altro che accontentarsi di un doppio secondo posto che lo vede però scendere ad oltre sessanta lunghezze di distacco dal leader. La trasferta inglese della classe di mezzo ha visto comunque gli italiani in grandissimo spolvero con Montella e Bulega che si sono spartiti i terzi posti ed una prestazione globale molto positiva in gara due, nella quale Caricasulo, Manzi e De Rosa si sono piazzati nell'ordine dal quarto al sesto posto.

Da segnalare l'infortunio patito da Cluzel in gara 1 a seguito di una caduta avvenuta a bassa velocità, ma terminata con un colpo pesante sull'asfalto. Prossimo appuntamento per le derivate di serie tra due settimane sul budello di Most, evento che vedrà il ritorno in pista della Supersport300.

Francesco De Giorgi