Dopo il pareggio con l'Union Berlino che ha lasciato l'amaro in bocca ed un sentimento di delusione, il Napoli sta gia preparando il prossimo match casalingo, in programma domenica, contro l'Empoli. L'incontro con i tedeschi ha riportato a galla alcune amnesie tattiche che fin da inizio stagione attanagliano la squadra. Tante, troppe ripartenze, occasioni lasciate agli avversari, sensazione di "poca solidità" in fase difensiva, e, complice anche l'assenza di Osimhen e l'inspiegabile ridotto minutaggio per Simeone, poca concretezza in attacco. I centrocampisti azzurri segnano col contagocce. Elmas, che l'anno scorso pur partendo spesso dalla panchina e faceva gol, quest'anno gioca poco ( suo, peraltro, il gol a Salerno). Insomma, al netto delle situazioni tattiche, si potrebbe aprire una discussione anche su qualche scelta dell'allenatore. Solo per citare l'ultima, Simeone in campo solo nel finale nel match con il Berlino, quando questi ultimi avevano trovato il pareggio fin dal 52° minuto. 

Domenica, dicevamo, arriverà l'Empoli che è posizionato sul fondo della classifica ed alla ricerca di punti utili per tentare una risalita. I toscani sono attanagliati dal problema del gol ( solo 4 le reti realizzate finora) e, quindi, almeno sulla carta la gara sembra assolutamente alla portata del Napoli che, però, deve affontare il match con il piglio della grande squadra fin dalle prime battute, evitando ove possibile, di concedere campo ed occasioni agli avversari.

E' una gara importante, da vincere ad ogni costo. Perchè poi ci sarà la sosta e, successivamente, gli azzurri dovranno affrontare Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus. Gare importanti, forse determinanti per il prosieguo del cammino degli azzurri i cui esiti, inevitabilmente potrebbero cambiare la stagione , in un senso o nell'altro. Gare che molto probabilmente il Napoli affronterà con Osimhen, la cui presenza è sicuramente fondamentale soprattutto in questo tipo di partite. 

Antonello Giannetti