Ancora un pareggio, ancora un'occasione sprecata, ancora una delusione. Il Napoli riesce nell'impresa di farsi male da solo a Cagliari, facendosi raggiungere sul pareggio da Luvumbo allo scadere per una grave indecisione difensiva di Juan Jesus ma deve anche recriminare per aver sciupato, per un eccesso di egoismo, due clamorose occasioni con Politano e Simeone, quando si era sull'1 - 0 per gli azzurri che avevano trovato il vantaggio con il solito Osimhen.

Un primo tempo senza squilli, giocato meglio dai padroni di casa, più pronti alla battaglia agonistica ma anche nella qualità delle trame tattiche. Solo una conclusione per gli azzurri nella prima parte del match, con Raspadori, che Scuffett riesce a neutralizzare. Per il cagliari, invece, un gol annullato per fuorigioco di Lapadula.

Il Napoli si rivede parzialmente nella ripresa, dove sfrutta l'unica palla gol con il suo centravanti e poi, come detto sopra, spreca. Ma gli azzurri anche nel palleggio hanno tanto da farsi perdonare, con errori a ripetizione, pochi movimenti senza palla, assoluta carenza di gioco. 

Insomma, un Napoli in linea o quasi con quello visto nella stagione, con tanti giocatori che sembrano in palese difficoltà proprio nell'atteggiamento tattico e nella scelta della giocata. La stagione, già complicata, con questo pareggio è ulteriormente compromessa. Davanti corrono, il Napoli è lento e, quello che è peggio, non sembra avere alcuna possibilità di rimonta. Ora, mercoledi ci sarà il recupero in terra emiliana, contro il Sassuolo che lotta per non retrocedere e, a seguire, domenica il match con la Juventus al maradona. Ai giocatori, adesso, la parola. Dopo 3 allenatori, tocca a loro.

Antonello Giannetti