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17/01/2012
Zanzibar: Il paradiso, a volte, non può attendere !
Nell’oceano Indiano, l’isola di Zanzibar è infatti un vero paradiso : il clima, le spiagge, il mare, i suoi colori e tanto altro rende questo luogo uno tra i più magici al mondo.
L’isola di Zanzibar, non molto distante dalla Tanzania, è meta di turisti provenienti da ogni parte del mondo ed è la più grande tra le tre che fanno parte dell’arcipelago indiano ( in ordine, l’isola di Pemba a nord, l’isola di Mafia a sud ) .
I mesi più caldi iniziano a novembre e terminano a marzo e la temperatura in questo periodo, grazie al clima tropicale, raggiunge anche i 30 gradi ( e mai scende al di sotto dei 25° ) .
Tra un bagno ed un’immersione in acque cristalline ( se si è fortunati, insieme a simpaticissimi delfini ), abbronzandosi sotto un sole caldissimo e accarezzati da leggera brezza, è gradevole gustare una bevanda al cocco, magari colto direttamente da una delle tante varietà di palme che si trovano sulle bianchissime ed estesissime spiagge.
Un po’ di storia di questo paradiso terrestre ci fa scoprire che Zanzibar, localmente nota con il nome di Unguja, grazie al suo clima e alla sua terra fertile coltivò chiodi di garofano, poi zenzero, cumino, cannella. Fu così chiamata “l’isola delle spezie” e divenne rapidamente un punto nevralgico per il commercio !
Il fascino di questo meraviglioso luogo incontaminato si affianca a quello di uno dei patrimoni riconosciuti dall’Unesco, la città di Stone Town.
La città è caratterizzata da piccole e tortuose vie, in mezzo alle quali si scoprono bazar profumatissimi, mercati caratteristici, e splendidi portoni realizzati in legno intagliato, davanti ai quali c’è la “baraza” tipica panca in muratura.
Obbligatoria, tra le visite, quella al Dispensario Vecchio, edificio realizzato con pietra corallina, nonché quella al Palazzo delle Meraviglia, che con i suoi tre piani è la struttura più imponente dell’isola.
Per chi volesse assaporare cibo locale è possibile assaggiare alcuni tipici piatti: polenta cotta insieme al riso, farcita da carne o pesce e condita o con salsa speziata o con latte di cocco; la Pit(t)a, pane farcito da carne, salse speziate, purè di melenzane; spiedini di carne piccante cotti su improvvisati bracieri; frutti in varietà abbondante, tra questi il Lychees, dal sapore delicatissimo e da una polpa morbida; garantita la cucina a base di pesce e internazionale.
Chi parla l’inglese non dovrà cimentarsi nello Swahili, lingua locale; la moneta è lo scellino tanzaniano. Necessario il passaporto. Infine, si consiglia la profilassi antimalarica ( consultare sempre la propria struttura sanitaria o il proprio medico per la tipologia specifica ) e di portare specifiche creme repellenti contro le zanzare.
Siamo convinti che il viaggio vi regalerà emozioni indimenticabili e quando ricorderete di essere stati a Zanzibar, anche voi penserete “zayn za’l barr”… “BELLA E’ QUEST’ISOLA” .
Claudio d'Orlando