Il Napoli scende in campo a Venezia con la stessa formazione che aveva battuto la Fiorentina. Quindi, come era facile prevedere, Conte non ha voluto apportare modifiche allo schieramento che bene si era distinto anche nel match contro l'Inter. Nel primo tempo, squadre lunghe sul campo, tanti passaggi sbagliati ma anche un palo di Raspadori, un'altra conclusione dell'ex Sassiolo ben parata da Radu, un paio di colpi di testa di McTominay respinti dal portiere veneto che poi si è superato su un altro colpo di testa di Lukaku che non ha varcato la linea bianca per una questione di millimetri. Ma il Venezia non è rimasto a guardare con un paio di azioni pericolosissime, una delle quali ha fatto gridare al gol i supporters veneti con una parata di Meret ed un successivo salvtaggio sulla linea ad opera della difesa azzurra. Insomma, luci ed ombre in casa Napoli in questa prima frazione di gioco. Azzurri in palese difficoltà nell'uscire dal basso ed annullare il pressing veneto ma, ripetiamo, tanti anzi troppi errori tecnici nel dosare i passaggi. Occorrerà un secondo tempo con un approccio ed una qualità di fraseggio molto diversa. 

Nella ripresa ci si aspetta un Napoli aggressivo e, invece, la squadra propone pochissimo, quasi nulla se non sporadicamente. I padroni di casa, dal canto loro, stanchi dopo la prima frazione, si limitano a controllare e nulla di più. Solo nel finale una clamorosa occasione per parte, con Simeone che nel recupero mette fuori a pochi passi dopo un servizio di Okafor. Insomma, una delusione per come è andata. Ci si aspettava di più, in questa circostanza anche dal mister che forse poteva cambiare prima allorquando si vedeva che alcuni non ne avevano più.

Antonello Giannetti