La chiave di Sara, ispirato al bestseller mondiale di Tatiana De Rosnay, appena uscito nella sale cinematografiche, tratta una delle pagine più oscure della storia: la deportazione di tredicimila ebrei, prelevati il 16 e 17 Luglio del 1942 dalla polizia francese e rinchiusi per giorni nel Velodromo d'Inverno di Parigi in condizioni disumane.

Questo è uno degli episodi meno noti della Shoah.

La protagonista del film è una giornalista interpretata dall'attrice Kristine Scott Thomas che, alle prese con la stesura di un articolo, s' imbatte nella storia di Sara, una bambina ebrea di dieci anni .

La piccola è a casa con la sua famiglia quando viene svegliata dall'irruzione della polizia francese e prelevata insieme ai genitori. Ha solo dieci anni, non capisce cosa sta succedendo, ma è atterrita e, prima di essere portata via, nasconde il fratello più piccolo in un armadio a muro che chiude a chiave. 

Sara, insieme a migliaia di altri ebrei, viene rinchiusa, in attesa di essere deportata nei campi di concentramento in Germania. Il destino della giornalista si incrocerà fatalmente con quello della piccola Sara, la cui vita è legata alla sua più di quanto lei possa immaginare.

La pellicola anticipa la vigilia della giornata della Giornata della Memoria che cade il 27 gennaio.

Un film forte e toccante che ci impone di ricordare e riflettere affinchè orrori del genere non si ripetano mai più.  

 

Anna Vicario