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20/01/2012
Cinema: Benvenuti al Nord...
Il Cinema rappresenta. Il Cinema unisce. Il Cinema divide. Ma fondamentalmente ,soprattutto, il cinema
racconta. Queste quattro idee di cinema sono tutte racchiuse nel film “Benvenuti al Nord”, sequel di
“Benvenuti al Sud”, divenuto film cult e portabandiera dei luoghi comuni nazionali, ma che si propone di
abbattere i campanilismi che da sempre albergano nel nostro paese.
Ancora una volta, i produttori Marco Chimenz e Giovanni Stabillini, stavolta coadiuvati da
Riccardo Tozzi e dalla sapiente regia del napoletanissimo Luca Miniero, hanno proposto
l’idea di evidenziare tutti i sentimenti che attraversano in lungo e in largo coloro che
per lavoro lasciano la propria terra, i propri amici, i profumi degli ambienti natii e più
banalmente le proprie abitudini, per misurarsi con ambiti diametralmente opposti. Il Nord
e il Sud visionati come contrapposizioni esatte di stili di vita, talvolta in modo esagerato,
senza magnificare un posto a scapito dell’altro. In questo senso, è pressoché perfetta l’opera
recitativa dei “figli del Sud” Alessandro Siani, Nando Paone, Giacomo Rizzo (tra gli altri)
e “quelli del Nord” Claudio Bisio, Angela Finocchiaro e Paolo Rossi (la vera novità, rispetto
al primo film).
Se in “Benvenuti al Sud”, Bisio e la Finocchiaro hanno vissuto l’impatto emotivo di un
mondo (rappresentato dalla zona di Castellabate) totalmente diverso rispetto a quello
della loro Lombardia, ma di cui poi ne hanno apprezzato il calore umano e climatico,
in “Benvenuti al Nord” i ruoli si capovolgono: stavolta è Siani a render visita ad un mondo
completamente opposto da Castellabate, ma di cui apprezzerà comunque l’organizzazione
quasi maniacale e tanti aspetti sorprendenti che ignorava del tutto.
Così come nel primo film, anche il secondo è destinato a divenire un cult. Forse non
abbatterà ancora discriminazioni e luoghi comuni, ma quantomeno dimostrerà che o Nord o
Sud, questa è l’Italia.
Vincenzo Perrella