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L’albero del Natale: l’Abete bianco.

04/12/2012

L’albero del Natale: l’Abete bianco.

L'abete bianco, inserito nella classe delle Conifere ed al genere Abies, incarna senz'altro l’albero simbolo del Natale. Vive ad altitudini comprese tra i 400 ed i 1900 metri ed è presente in numerose aree montuose europee. In Italia è facile osservarlo sia sulle Alpi che sugli Appennini.
Parliamo di un albero particolarmente longevo che raggiunge anche i seicento anni d'età,con un altezza pari a 45-50 metri e dalla chioma avente una forma conica-piramidale con una particolare punta a "nido di cicogna". Per la sua maestosità viene spesso definito "il principe dei boschi".

Le foglie, formate da rigidi aghi, durano circa 8-10 anni, sono disposte "a pettine" sui rami ed hanno una facciata superiore di un colre verde scuro lucido, mentre quella inferiore è biancastra, da cui il nome abete bianco.

Ma la caratteristica che in maniera più sostanziale lo distingue dall'abete rosso è data dal fatto di avere gli strobili o pigne in posizione eretta, invece che pendule.

Il suo legname chiaro dalle sfumature rosate viene largamente impiegato in falegnameria, nell'industria cartaria e soprattutto come legno di risonanza per gli strumenti musicali. Dal tronco si ricava una resina, detta trementina di Borgogna, che viene adoperata a livello industriale nel mentre dalle gemme si ottiene un olio balsamico con varie proprietà.

Per quanto attiene alle origini dell'utilizzo di questo albero, esistono numerose. Si narra che nell’antichità i Druidi, sacerdoti celti, lo considerassero un simbolo di vita e fra i Romani era consueto donare un rametto per augurare la buona sorte.

Tuttavia i primi veri alberi di Natale, con annesse luci e addobbi, si presentarono solo intorno al 1600 nelle zone situate a Nord del Reno. Fu solo dopo il 1800, per l'opera del popolo prussiano che si sviluppo'anche nel mondo cattolico. In questi giorni numerosissimi sono gli abeti bianchi secolari che vengono allestiti e che adornano le più famose piazze italiane, compresa quella di S. Pietro del Vaticano.

Letizia Passantino

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