Il Natale, tra le sue molteplici tradizioni, ne custodisce una che è un appuntamento irrinunciabile. Parliamo dell'allestimento dell'albero che, nei primi giorni del mese di dicembre, apre virtualmente le festività natalizie. Ed ecco che la fantasia di ciascuno si libera nelle sue forme più varie ed affascinanti. La scelta delle luci, delle palline colorate che poi adorneranno i suoi rami rivestendolo di fascino ed emozione, fili e ghirlande a ricoprirlo come un magico manto. Ma questa dell'albero è una tradizione antica che, come molte altre deriva dal perfetto incrociarsi di storia e leggenda che si fondono per creare magia. Un albero sempreverde (pino, abete, frassino) che viene considerato, per tale motivo, simbolo della vita che corre, ricchezza della natura, attesa della primavera e quindi della rinascita.

Facciamo un breve passo indietro nel tempo....Furono i Druidi -gli antichi sacerdoti Celti- ad osservare che gli abeti rimanevano verdi anche durante l'inverno e cominciarono a celebrarli nei riti invernali.

Per secoli la tradizione dell'albero addobbato è stato considerato un rito pagano e protestante ed era diffuso in particolare nei paesi del Nord Europa. Gli antichi popoli germanici, che festeggiavano il solstizio invernale, piantavano in prossimità delle case degli abeti che decoravano con ghirlande per poi continare con nastri colorati e candeline. Nel 1800 artigiani tedeschi e svizzeri cominciarono a creare palline di vetro soffiato.

Nelle nostre case la consuetudine di "fare l'albero" di Natale è giunta alla fine dell'Ottocento, allorquando la regina Margherita, moglie di Umberto I, decise di allestirlo nelle sale del Quirinale. Numerose le leggende che nel corso degli anni hanno accompagnato la diffusione in tutto il mondo di questa che oggi è la tradizione più rappresentativa del Natale e della sua magica atmosfera e che ormai da secoli fa sognare grandi e piccini.

L'albero è pronto, si dia inizio ai festeggiamenti.

Anita Ricca