Partita fondamentale per il Napoli, e Mazzarri decide di giocarla con il suo 11 tipo. Fuori dunque Goran Pandev, autore peraltro di straordinarie prestazioni,  e dentro il recuperatissimo Ezequiel Levezzi. L'allenatore azzurro conferma la fiducia a Inler, e al trio difensivo Campagnaro-Cannavaro-Aronica . Questa formazione, ricordiamolo, non ha mai fallito nei momenti decisivi.

Fasi iniziali di studio, ma al 15° è Maggio ad avere una clamorosa occasione quando si ritrova,  dopo un ottimo controllo,  solo davanti a Castellazzi che con un intervento prodigioso riesce a deviare oltre la traversa la conclusione dell'esterno azzurro.

Pochissime le emozioni nel primo tempo, vivacizzato per partenopei delle serpentine di Lavezzi, come sempre imprendibile per gli avversari che riescono a fermarlo solo con continue scorrettezze. E a proposito di falli, davvero bruttissimo quello di Snejider (in foto) che entra con il piede a martello sulla tibia di Gargano. L'arbitro non se ne avvede, e l'olandese evita un cartellino rosso che avrebbe sicuramente meritato.

E il Signor Celi da Campobasso evita di sanzionare anche un evidentissimo fallo di Chivu su Cavani a ridosso della linea dell'area di rigore interista. Anche in questo caso, l'arbitro fa proseguire il gioco scatenando le ire del pubblico e di Mazzarri.

Inizia la ripresa e Ranieri prova a far salire il baricentro della sua formazione inserendo Alvarez a supporto di Snejider e Milito. Ma il Napoli approfitta dei varchi che si aprono, e dopo soli 5 minuti Cavani con un guizzo ruba palla al limite dell'area a Thiago Motta che lo mette giù sotto gli occhi dell'arbitro che concede agli azzurri il giusto penalty. Dal dischetto, senza esitazioni, il Matador va a realizzare il gol dell' 1 a 0.

Al 56° è Milito a reclamare a giusta ragione un calcio di rigore per una trattenuta in area da parte di Maggio.  L'arbitro, però, ancora una volta preferisce far proseguire. Serata difficile per il Signor Celi, che con qualche incertezza di troppo, riesce a scontentare entrambe le formazioni.

L' Inter diventa pericolosa, Snejider dopo un primo tempo in ombra si accende e prende per mano i suoi. Il Napoli soffre, ma Gargano è un motorino instancabile e va a pressare su chiunque transiti oltre la linea di centrocampo. 

Mazzarri richiama in panchina Lavezzi,  per preservarlo in vista dei prossimi incontri, e inserisce l'ex della serata, Goran Pandev. 

Ancora un'occasione per l' Inter, ma Alvarez è troppo morbido nel tocco e il suo tiro non impensierisce De Sanctis. E a 4 minuti della fine, con un triplo intervento, Super Morgan sventa le pericolosissime conlusioni ravvicinate degli attaccanti interisti.

Brividi percorrono le schiene dei tifosi partenopei, e non certo per la serata freddissima. Ma il Napoli tiene, e si guadagna la semifinale che vedrà gli azzurri opposti al Siena andando a realizzare il gol del 2 a 0  ancora con il Matador Cavani, goleador di razza.

Vittoria meritata degli azzurri che dimostrano per l'ennesima volta di avere grande confidenza con i match ad alto coefficiente di difficoltà. Ottima la prestazione di Lavezzi,  straordinaria la doppietta di Cavani, ma la palma del migliore in campo va sicuramente a Walter Gargano.  

Donatello Giannetti