L’Opossum è un marsupiale di piccole dimensioni, molto simile ad un topo gigante, che ritroviamo in Australia ed in tutto il continente americano. Come la maggior parte dei predatori notturni, conduce una vita solitaria e vagabonda, preferendo vivere nei boschi e ricercando dimora nelle cavità degli alberi, nelle buche sotterranee, tra le erbe folte ed i fitti cespugli; In sostanza, trattasi di location che fanno il paio con il suo carattere schivo.

In tenera età è ben protetto dal calore materni, all'interno della borsa incubatrice della madre, in pefetta simbiosi con il capezzolo, dal quale si separa solo al termine della fase di sviluppo.

L’aspetto esteriore non puo' definirsi dei più gradevoli, poiché non mostra né bellezza, né tantomeno delicatezza e grazia nei movimenti. Il corpo è tozzo, il collo è corto e grosso, la testa ha un muso allungato ed essendo un arboricolo, l’incedere sulla terra ferma è lento ed incerto mentre si arrampica sugli alberi con molta sicurezza e velocità, aggrappandosi ai rami con la lunga, grossa e pelosa coda prensile.

Ma la curiosa caratteristica dell’Opossum è la sua tattica di difesa, la tanatosi, che consiste nel simulare una “finta morte” in presenza di possibili predatori, giacendo disteso a terra con tutti i muscoli irrigiditi, con le mandibole spalancate e la lingua penzolante. Una volta passato il pericolo, questi atteggiamenti cessano, l’animaletto “resuscita” e, come se nulla fosse accaduto, riprende la vita di sempre.

Letizia Passantino