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Gli Scarabei, insetti magici

13/02/2013

Gli Scarabei, insetti magici

Gli insetti sono animali antichissimi e tra i più diffusi sul nostro pianeta. Molti risalgono al periodo del Devoniano e da sempre attraggono studiosi e lettori, affascinati e desiderosi di saperne sempre di più su questo mondo che per certi aspetti mantiene ancora un alone di mistero.

A questa catagoria appartengono anche gli scarabei, una delle famiglie di insetti che vanta un importante numero di esemplari, dalle dimensioni molto variabili, talvolta addirittura gigantesche rispetto ai loro simili, al punto che ad alcune specie sono stati attribuiti nomi mitologici come Scarabeo Ercole o Scarabeo Golia.

In ogni caso, piccoli o grandi che siano, si presentano con un aspetto tozzo con un tegumento robustissimo, quasi come una vera e propria corazza. La varietà del colore li rende molto appariscenti, con gli esemplari maschi più grandi delle femmine, meglio riconoscibili perche’ recano sul capo delle vistose appendici simili alle corna.

Gli scarabei sono anche denominati “insetti spazzini”, perché svolgono un’importante funzione sotto l’aspetto ecologico. Agendo con le robuste zampe posteriori, riescono a far rotolare piccolissime parti di sterco, in modo da fargli assumere una forma tondeggiante che permetterà loro di spostarle facilmente fino alla tana, laddove verranno consumate come cibo o utilizzate come nido per le uova. Le larve sono molto grosse ed in alcuni paesi del sud est asiatico vengono utilizzate come cibo.

Al tempo degli antichi Egizi, ma anche dai Greci e dagli Etruschi, questi animaletti sono stati spesso considerati un simbolo sacro. Essi venivano deposti sul cuore della mummia in segno di buon auspicio per una resurrezione, poiché associati al dio Khepre, al quale credevano si dovesse l’esistenza di tutto il cosmo nonché l'energia in grado di muovere il Sole e le stelle. Ancor oggi sono considerati dei potenti amuleti e solitamente vengono donati in pietra Turchese verde e Lapislazzuli.

Letizia Passantino
 

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