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14/03/2013
Papa Francesco: la guida della Chiesa
Erano le 20,11 di ieri allorquando, in un contesto di ansia, attesa ed emozione, i fedeli in piazza San Pietro hanno osservato la tanto agognata fumata bianca e lasciandosi andare a cori di autentico giubilo.Piu’ tardi, In un silenzio assoluto si sono ascoltate le seguenti parole “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum Georgium Marium Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio qui sibi nomen imposuit Franciscum”, pronunciate dal protodiacono Cardinale Juan Louis Tauran, dopo che si era affacciato dalla Loggia Centrale della Basilica Vaticana. L’attesa è stata grande e tutti, incollati agli schermi ed alle radio del globo intero, hanno atteso la prima benedizione del Papa che è si è presentato alla finestra ad una folla commossa indossando un semplice abito bianco senza molti paramenti e una croce al petto di estrema essenzialità.
Subito dopo aver esclamato che i suoi fratelli Cardinali sono andati a prenderlo “alla fine del mondo”, Papa Francesco, con grande umiltà ha domandato ai fedeli di pregare il Signore affinche’ lo benedisse. Poi, ha preferito pregare insieme a tutti recitando il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Gloria.
Ha infine salutato gli astanti accorsi sotto la sua finestra, annunciando che oggi si sarebbe recato a pregare la Madonna. Dalle prime parole del Pontefice sembra ci si possa attendere un cambiamento profondo, forse un ritorno ai valori più profondi della fede. Già la scelta del nome, Francesco, mai adoperato in passato lascia rievocare due figure che hanno lasciato un segno indelebile: San Francesco d’Assisi, emblema e modello di carità, povertà e semplicità e San Francesco Saverio, gesuita (come il papa Francesco), missionario ed evangelizzatore di popoli.
Jorge Mario Bergoglio, ha origini piemontesi ed era, prima di diventare Papa, Arcivescovo di Buenos Aires, in Argentina, dove è nato il 17 dicembre 1936. Dopo aver conseguito il diploma di tecnico chimico, si oriento’ verso il sacerdozio. Nel frattempo, conseguì la laurea in filosofia ed insegno’ letteratura e psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fe e in quello del Salvatore di Buenos Aires. Ha conseguito la laurea presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo San Josè. Nel maggio del ’92 Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires e, nel 1998 successe al Cardinale Quarracino in qualità di Arcivescovo. Il 21 febbraio 2001 fu nominato Cardinale nel Concistoro da Giovanni Paolo II. Nel Conclave del 2005 fu il secondo Cardinale ad aver ricevuto più voti.
È molto conosciuto nel suo Paese perche’ adotta un modus vivendi di grande umiltà ed essenzialità.Vive in un appartamento senza sfarzi, è solito muoversi utilizzando i mezzi pubblici e chissà che proprio la semplicità di Papa Francesco non sia la chiave giusta per guidare la Chiesa in questa difficile epoca di congiuntura sociale, nella quale molti dei valori importanti conoscono una profonda crisi.
Giuliana Scamardella