Il film del regista Antoine Fuqua annovera attori tra i più amati del pubblico: Gerard Butler (protagonista di “Ps: I love you” e “Alla ricerca dell’isola di Nim”) e Morgan Freeman (“Deep impact” in cui veste i panni del presidente degli Usa e “Una settimana da Dio”).

Il protagonista della pellicola è Mike Banning, capo della sicurezza del Presidente degli Stati Uniti d’America Benjamin Asher. La notte della vigilia di Natale, durante il viaggio che dovrebbe condurli ad una serata di gala, a causa di un drammatico incidente d’auto, la first Lady perde la vita.

Mike, con grande senso del dovere, riesce non senza difficoltà a salvare il Presidente. Quest’ultimo pero’, molto provato dal tragico evento, per non ricordare continuamente quel tragico momento, trasferisce il suo agente ad altro incarico, non operativo.

Il lavoro d’ufficio non soddisfa Banning, abituato ad una vita alquanto movimentata. Amante del suo Paese per il quale è  pronto anche ad immolarsi, ha l’occasione di riscattarsi 8 anni dopo allorquando un gruppo di estremisti nord coreani, che mal digeriscono la presenza americana sul proprio suolo, tramite un traditore, riesce ad intrufolarsi in pieno giorno nella casa Bianca ed a prendere in ostaggio, all’interno del bunker, il Presidente ed alcuni suoi più stretti collaboratori.

Il nostro eroe non tentenna neanche un attimo sul da farsi e, grazie alla sua abilità ed al suo coraggio, riesce ad introdursi nella residenza assediata ed a resistere ai duri attacchi dei terroristi che hanno la meglio su tutti gli agenti impiegati a difesa della sede del potere.

Sono pochi, ma ben armati ed addestrati. Mike Banning è l’unico superstite e grazie alle tecniche di combattimento di cui è grande specialista, riesce a muoversi nel modo giusto nella Casa Bianca, giungendo nell’ufficio presidenziale.

Qui, aperta la cassaforte utilizza il telefono satellitare per comunicare con il Vice Presidente Allan Trumbull: l’ex agente è l’unico collegamento possibile con la residenza e l’unico che ha le carte in regola per raggiungere il bunker in cui si trova l’uomo più importante della Nazione e gli altri ostaggi.

I terroristi uccidono alcuni degli ostaggi per sollecitare l’adempimento delle loro richieste e minacciano di attaccare gli States utilizzando le loro stesse armi nucleari. Banning riesce nel frattempo a scovare il figlio del Presidente, che poteva diventare un’arma di ricatto ed a liberarlo, prima di scatenarsi in una lotta senza quartiere ed in una corsa contro il tempo per raggiungere in tempo utile il bunker sotterraneo. L’America è in fibrillazione, il suo Presidente è in ostaggio, un grande pericolo incombe sulla nazione e Banning ha il futuro degli States nelle sue mani…

Un bel film d’azione, dalla trama avvincente, che mantiene gli astanti incollati al mega schermo con il fiato sospeso fino all’ultimo momento, facendo emergere con forza i concetti di fedeltà e riconoscenza.

Giuliana Scamardella