Nel terzo ed ultimo capitolo della saga più divertente degli ultimi anni, non si replica la modalità delle puntate precedenti. Nelle due prime pellicole infatti le avventure dei protagonisti prendevano avvio con un’analoga situazione, che si concretizzava con l’occasione di riunirsi per un breve ma divertente viaggio, sfruttando l’addio al celibato di Doug (nel primo capitolo) e di Stu (nel secondo).

Gli altri componenti del “branco”, come dice spesso uno dei protagonisti, sono Alan, un bambino nei panni di un adulto un po’ sopra le righe, cognato di Doug, e Phil, amico di vecchia data di Doug e Stu.

La storia raccontata dal film, nelle sale cinematografiche dal 30 maggio, prende avvio con l’esasperazione della madre e della sorella di Alan, incapaci ormai di gestire le sue azioni, stravaganti e preoccupanti al tempo stesso.

Sono percio’ costrette a richiedere un fattivo intervento degli amici, al fine di convincerlo che la cosa migliore sia andare in un centro dove possano aiutarlo. E lui si lascia persuadere dalla promessa di Doug, Stu e Phil che : lo accompagneranno fino alla struttura sanitaria.

Si prospetta quindi un nuovo viaggio, ma anche questa volta dall’esito imprevisto. Mentre sono “on the road”, infatti, accade che una vettura li catapulta fuori strada: sono Marshall e Doug nero.

Questi è lo spacciatore che aveva venduto la droga ad Alan nel primo film e il suo capo è stato derubato di ventimila dollari da Mr. Chow. Questo strambo ometto, dall’atteggiamento infantile ma oltremodo scaltro e furbo come solo una volpe sa esserlo, è evaso dalla prigione di Bangkok e mantiene un contatto esclusivamente con Alan.
Per tale motivo Marshall e Doug nero sequestrano Doug, fintanto che gli altri tre non avranno scovato il ladro e consegneranno loro Mr. Chow.

Alla luce di cio’ i protagonisti sono costretti necessariamente a spostarsi nel luogo dove tutto era cominciato, Las Vegas, laddove Alan (Zach Galifianakis) scoprirà l’amore.

L’unico personaggio che ha subito qualche variazione nel corso della saga è proprio lui, che soprattutto in quest’ultimo film sembra avere un ruolo ancora più incisivo. Guida il gioco e entusiasma il pubblico con le sue esilaranti battute che per quanto “ assurde” chiudono in un cono d’ombra Phil e Stu, più presenti nelle pellicole precedenti.

Azioni, luoghi e inquadrature spettacolari ed eccezionali fanno sì che il film del regista Todd Phillips abbia una conclusione degna della saga che ha allietato gli spettatori, e conserva l’apice della sua comicità all’interno del rapporto tra Chow ed Alan.

Giuliana Scamardella