Ha fatto la sua apparizione al cinema lo scorso aprile e The Avengers, in men che non si dica, ha scalato le classifiche dei film che hanno fatto segnare i maggiori incassi. La pellicola accorpa i più grandi supereroi dell’universo Marvel, impegnati in uno scontro epico contro gli aliena dei Chitauri, razza capitanata dal perfido Loki, più che mai deciso a conquistare il pianeta.

Il regista Joss Whedon è abile nel ritagliare a ciascuno il giusto ruolo, nell’ottica del perfetto gioco di squadra e, nel finale, lascia ampio spazio anche agli stessi cittadini di New York City, esterrefatti dalla potenza della nuova squadra di campioni: i Vendicatori.

Tra le righe si legge il primato di Tony StarkIronman, eroe geniale e spavaldo, capace di affrontare il nemico “de visu”, collaudando il nuovo prototipo di armatura (Mark 7 ), nel corso dello scontro.

Anche la Vedova Nera mette in mostra in più circostanze le proprie capacità, quelle di una “femme fatale”, ma anche abilissima spia, pronta nel cogliere i piani nemici. Ai personaggi più noti si accoda anche Nick Fury a capo dello S.H.I.E.L.D., l’organizzazione internazionale di carattere militare che, per salvare il globo, richiama gli eroi.

Certo, le qualità psicologiche dei singoli non sono sempre evidenziate e molte cose sono lasciate alla sensibilità dello spettatore ma ogni elemento si lascia ben seguire anche da chi non si è appassionato prima ai fumetti.

Non mancano le battute divertenti, quasi mai scontate, ed il ritmo diventa incalzante al momento giusto senza sfiancare lo spettatore, bensi’ carpendo la sua attenzione con l’ausilio di effetti speciali ed una scenografia che definire incredibile è poco. Ci sono anche momenti di stallo, in cui regna di più la calma ed è possibile seguire gli eroi che si confrontano, anche se non sempre le idee sono condivise.

La frattura si nota soprattutto in relazione al personaggio di Bruce BannerHulk, reclutato malvolentieri dallo S.H.I.E.L. D., e che vive il dramma della sua trasformazione “nell’altro” con rabbia e minima capacità di autocontrollo.

Una prima batosta iniziale, segnata dalla morte dell’agente Coulson, contribuirà a motivare il gruppo verso la battaglia finale. Il cast è ben strutturato, con attori che hanno già prestato il loro viso in precedenza, e porta sul grande schermo un mondo che fino a poco tempo sembrava in disparte.

Ilaria Licenziato